giovedì 16 aprile 2020

Tumore infiltrante

Come avviene per qualsiasi altro tipo di tumore , il carcinoma duttale infiltrante origina in seguito ad una proliferazione incontrollata di cellule (in questo caso, localizzate a livello dei dotti del seno) che - sfuggendo ai meccanismi di controllo cellulare - si riproducono ad elevata velocità perdendo la loro funzione. Carcinoma vescicale infiltrante sopravvivenza. Cinque anni dopo l’intervento è in in vita e in buona salute circa l’, dei pazienti. Se però prendiamo in considerazione l’elevata probabilità di recidiva, solo per il si può parlare di guarigione definitiva. La terapia si limita alla semplice asportazione dell’area interessata dal tumore.


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Nanoparticelle d’oro per curare il tumore della prostata Tumore del colon-retto. Meglio la prevenzione prima dei anni Articoli su tumore. Nel gruppo del carcinoma duttale infiltrante si trova un sottogruppo di tumori che viene chiamato carcinoma duttale infiltrante non altrimenti specificato (NAS), estremamente aggressivo e maligno, e che purtroppo rappresenta il dei carcinomi mammari.


Il tumore ha raggiunto la parete toracica, le costole o la cute. Questo tumore viene definit localmente avanzato. Le cellule del tumore possono presentare sulla loro superficie delle particolari proteine che si legano agli ormoni femminili: gli estrogeni e il progesterone.


La loro presenza influisce sulla prognosi e sul percorso terapeutico. Lo scorso novembre sono stata operata di un tumore al seno (vd titolo discussione) con quadrantectomia, grading basso (1) linfonodo sentinella pulito. I tumori vegetanti hanno migliore prognosi rispetto a quelli infiltranti.

Dopo cicli di chemioterapia CMF (1-8-28) con enantone per cercare di proteggere le ovaie, sto per iniziare la prox settimana sedute di radio. Nel carcinoma del colon-retto, i linfociti infiltranti il tumore sono associati a tumori con instabilità microsatellite, come può essere riscontrato nella Sindrome di Lynch. I TILs sono necessari per il funzionamento della terapia degli inibitori del checkpoint nei tumori del GI (tratto gastrointestinale).


I pazienti con tumori infiltranti vengono sottoposti a un esame bimanuale (esame rettale negli uomini, esame retto-vaginale nelle donne), mentre sono sotto anestesia per la cistoscopia con biopsia. Il termine carcinoma va ristretto solo ad un particolare tipo istologico di tumore (neoplasia epiteliale maligna) e non va quindi confuso con il termine cancro o tumore , termini più generici. Lo sviluppo delle cellule del carcinoma avviene in maniera autonoma e senza limiti nella riproduzione a differenza delle cellule di tessuto normale. Quello che si ritiene quasi certo è il fatto che gli ormoni abbiano un ruolo importante nella formazione del tumore , ma non si è ancora stati in grado di stabilire l’effettivo meccanismo.


Si distingue in due forme: il carcinoma lobulare in situ ed il carcinoma lobulare infiltrante. In questo caso ci troviamo di fronte a tumori potenzialmente molto pericolosi ( circa il diventa infiltrante se non vengono trattati) ma ancora allo stadio superficiale. Per questa ragione soprattutto in questo tipo di tumore è utile eseguire una risonanza magnetica (MR o MRI) per definire meglio la grandezza del tumore e programmare in modo adeguato il trattamento successivo. Per arrivare a una diagnosi definitiva è comunque necessaria una biopsia. Curare i tumori senza capirne le origini equivale a brancolare al buio con gli occhi bendati.


A noi igienisti non interessano più di tanto gli aspetti dettagliati del tumore , visto che non andremo certo a toccarlo, e che al massimo gli troncheremo i rifornimenti. Quindi la risposta sintetica alla sua domanda è no, la certezza di avere un tumore duttale solo in situ si può avere solo con la chirurgia. L’età media alla diagnosi è intorno ai anni. Paradossalmente un tumore più “sdifferenziato” ovvero più aggressivo è anche un tumore più aggredibile oncologicamente e quindi in grado di rispondere meglio alla chemioterapia, sia essa adiuvante (dopo l’asportazione) o neoadiuvante (prima dell’asportazione chirurgica).


Come il carcinoma duttale infiltrante , invade la membrana basale e si diffonde in altri organi a distanza. Nel caso della sua mamma, donna giovane con un esame istologico di carcinoma lobulare infiltrante Gcon noduli multipli presenti e di diametro di mm, obbliga il medico a un atteggiamento volto a suggerire una valutazione istologica dei linfonodi previa rmn delle mammelle. Si può prevenire il tumore della vescica?

Al di là della non esposizione ad alcuni fattori di rischio sopra citati (fumo e sostanze chimiche) e della cura delle infezioni della vescica, non esiste una specifica strategia di prevenzione del tumore della vescica. Il di chi ha avuto un tumore squamo-cellulare ne sviluppa un altro nella stessa zona della pelle o nelle vicinanze. Le recidive nel quasi dei casi si verificano entro i primi cinque anni dall’asportazione del tumore. E’ quindi fondamentale in questo lasso di tempo sottoporsi a regolari visite di follow-up.


Il tabacco e l'alcol sono i principali fattori di rischio, ma il papillomavirus umano attualmente causa la maggior parte di questi tumori. Il carcinoma a cellule squamose comprende oltre il dei tumori orofaringei. Quando un tumore si diffonde dalla sede originaria a un’altra parte del corpo, il nuovo tumore ha la stessa tipologia di cellule anomale e lo stesso nome del tumore primario (originale).


Ad esempio, se il cancro al seno si diffonde a un polmone, le cellule tumorali presenti nel polmone sono in realtà le cellule tumorali del seno.

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