lunedì 7 settembre 2020

Tumore vie biliari

Tumori delle vie biliari. I tumori delle vie biliari originano dai dotti preposti al trasporto della bile dal fegato all’intestino. In Italia vengono in media diagnosticati ogni anno circa casi di tumore della cistifellea ogni 100. I dotti biliari si sviluppano all’interno del fegato e confluiscono in rami sempre maggiori fino a dare il dotto epatico al quale la colecisti si collega tramite il dotto cistico. Il carcinoma delle vie biliari è un gruppo eterogeneo di tumori altamente maligni comprendente i carcinomi della colecisi e dell’ampolla di Vater ed i colangiocarcinomi intraepatico, extraepatico ilare ( tumore di Klatskin-Altemeier) ed extraepatico distale.


Esistono diversi tipi di tumori maligni del fegato e delle vie biliari : quali sono i loro sintomi?

Come si diagnosticano? E come vengono curati? In Italia ogni anno si registrano circa 5mila nuovi casi, che nella grande maggioranza vengono scoperti in fase avanzata perché non danno segni evidenti della loro presenza agli esordi. Mia zia è stato diagnosticato lo stesso tumore alle vie biliari in anno il tumore si è sparso in vari organi, si è girata tt gli ospedali d Italia per vari interventi ma x sfortuna gli saliva la febbre molto alta e stata più di mesi con la febbre, mio zio dopo vari consulti si è aggrappato all ipotetica speranza della cura di bella.


Canali che trasportano la bile dal fegato all’intestino. Il dotto biliare collega il fegato e la cistifellea (o colecisti) all’intestino tenue. La porzione di dotto biliare esterna al fegato si indica con il nome di dotto biliare extraepatico.


Le tecniche di imaging medico (ecografia e TC dell’addome, radiografia delle vie biliari ) non sempre permettono di distinguere un tumore del fegato da uno alla colecisti.

Talvolta la neoplasia è scoperta in occasione di un’ecografia o di una resezione chirurgica della colecisti praticata per una colecistite. La diagnosi Nei pazienti con tumore delle vie biliari è di frequente riscontro un innalzamento degli indici di colestasi (bilirubina totale e diretta, gammaGT e fosfatasi alcalina) associato a riduzione del tempo di protrombina per ridotto assorbimento della vitamina K. Il colangiocarcinoma è la neoplasia maligna che origina dalle vie biliari. Al contrario, i tumori maligni sono costituiti da cellule che, in assenza di un trattamento opportuno, hanno la capacità di invadere e distruggere i tessuti circostanti e di diffondersi a distanza, ovvero, al di là della sede di insorgenza del tumore primitivo. Il tumore può colpire varie zone della struttura ad albero che ho descritto, prendendo nomi diversi a seconda della sede di origine: “ tumore delle vie biliari intraepatiche” se è interessata la zona delle foglie, o “ tumori delle vie biliari extraepatiche” o “della cistifellea” se sono interessati i canali di deflusso più grandi.


Le vie biliari formano un architettato sistema di trasporto della bile. In questo caso il soggetto deve essere valutato per chemioterapia, radioterapia o drenaggio delle vie biliari. Per i tumori delle vie biliari che si localizzano all’interno del fegato una chirurgia conservativa, eco-guidata, consente di rimuovere la neoplasia in modo radicale senza compromettere la riserva funzionale dell’organo.


Origina proprio dai dotti biliari situati all’interno o all’esterno del fegato. La funzione di questi dotti è quella di trasportare la bile secreta dal fegato da quest’ultimo all’intestino. Anche per questo restano fra le neoplasie più letali.


Svolge attività di ricerca clinica incentrata sul tumore del pancreas e sui tumori delle vie biliari intraepatiche ed extraepatiche. Papilla di Vater, tumore dello. Abbiamo cominciato a fare esami su esami per ricevere alla fine il tanto temuto e sospettato esito: tumore maligno della papilla di Vater. Gentile signora un tumore alle vie biliari diffuso non ha grandi possibilità di cura purtroppo.


Quindi anche la chemioterapia non darà risultati eclatanti. La presenza di un marker tumorale, chiamato CA19- tipico dei tumori maligni dei dotti biliari e dei tumori maligni del pancreas (N.B: nei malati di questi tumori , il CA 19-è presente in quantità superiori alla norma in ben casi ogni 10).

Si noti che le cure palliative possono essere intraprese in qualsiasi momento durante la terapia del tumore (spesso al momento della diagnosi), a differenza dell’hospice che viene proposto solo quando la cura del tumore non è più l’obiettivo principale della terapia somministrata al paziente. Si tratta di una malattia che non ha sintomi precisi o specifici e che di solito viene diagnosticata per puro caso. Nel corso del periodo di osservazione sono stati registrati 2.

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