venerdì 25 settembre 2015

Disturbi emorroidi

Cause e fattori di rischio. Le emorroidi sono una patologia piuttosto comune che si stima colpisca almeno una volta nella vita la quasi totalità della popolazione. Secondo altre fonti oltre milioni di italiani (il della popolazione adulta) soffre di emorroidi. Le emorroidi interne sono localizzate al di sopra della linea dentata e sono ricoperte dalla mucosa rettale.


Si formano sia negli adulti che nei bambini. Cosa hanno a che fare tutti questi elementi con le emorroidi ?

Paolo Veronesi che ci fornirà maggiori informazioni sulle emorroidi : sintomi, cause e intervento. In caso di disturbi anali, come le emorroidi , appunto, o le ragadi, apparentemente di scarso livello clinico, ma che interferiscono con lo svolgimento di una vita sana e normale, è assolutamente consigliabile consultare un medico specialista piuttosto che cimentarsi con terapie di tipo domestico e popolare che verosimilmente non hanno alcun. Diagnosi delle emorroidi. Anche se le emorroidi sono un problema comune non dovrebbero mai essere sottovalutate uno dei metodi più efficaci per capire se si hanno le emorroidi è controllare le feci. Emorroidi : cause e fattori di rischio.


La teoria vascolare è tra le spiegazioni più accreditate sulle cause delle emorroidi. Secondo la teoria vascolare, le emorroidi sono varicosità causate da un flusso sanguigno alterato. L’aumento del flusso arterioso e la diminuzione di quello venoso provoca un rigonfiamento delle.


Perciò è importante che tutti i sintomi siano studiati da un medico esperto nel trattare le malattie del colon-retto.

Quali sono i sintomi delle emorroidi ? Le emorroidi sono disturbi piuttosto comuni, ed entro i anni di età si stima che circa la metà degli adulti abbia avuto a che fare con questo fastidioso problema. Le emorroidi sono delle strutture vascolari (che agiscono come cuscinetti) presenti nel canale anale che svolgono un ruolo importante nel mantenimento della continenza fecale. EMORROIDI INTERNE: CAUSE. Le cause delle emorroidi interne sono numerose e variegate. Alcuni fattori sono principalmente legati allo stile ed alla qualità della vita condotta dal soggetto affetto dalla malattia emorroidaria, altri dipendono invece da elementi ereditari o fattori esterni.


Le emorroidi possono essere interne (cioè situate all’interno del retto) o esterne, nella mucosa che circonda l’ano. Sono molto comuni: si stima che circa il della popolazione adulta soffra, di tanto in tanto, di disturbi collegati alle emorroidi. La cura delle emorroidi può essere divisa in diverse tipologie di trattamento: conservativo, ambulatoriale, chirurgico.


La causa delle emorroidi è soprattutto la pressione durante l’evacuazione, ma anche la stipsi, le infezioni anali e alcune malattie. I sintomi di emorroidi patologiche dipendono dalla localizzazione. Il sangue è un elemento fondamentale che si deve prendere in considerazione per distinguere un caso di emorroidi da un disturbo simile ma che non ha alcun nesso con le emorroidi stesse: il sanguinamento ha origine nelle parti più lontane del canale intestinale, tanto è vero che i pazienti affetti da emorroidi si ritrovano a dover convivere. A seconda che siano interessate le vene del plesso emorroidario superiore e medio o quelle del plesso emorroidario inferiore, si distinguono emorroidi interne ed emorroidi esterne.


Il sanguinamento da emorroidi interne ha generalmente luogo con l’evacuazione, laddove la presenza di tracce ematiche è riscontrabile nelle feci o sulla carta igienica. L’acqua del water può diventare rossa per via del sangue. Conoscerla meglio per individuarne cause , sintomi e rimedi. Se affetti da patologia emorroidaria, possono portare diversi problemi.


Ciononostante, salvo in casi molto rari, i cani non hanno le emorroidi.

Lo stesso dolore si acuisce in modo molto marcato dopo l’evacuazione, sia nei casi di stipsi che di diarrea. Siccome i sintomi delle emorroidi possono essere associati anche ad altre malattie intestinali, la diagnosi si può avere grazie ad un’accurata visita medica ambulatoriale durante la quale si ispeziona il canale anale, aiutandosi eventualmente con un anoscopio.

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