mercoledì 23 ottobre 2019

Prostata operazione con robot

Può essere condotta in forma pura (laparoscopica), o mediante l’uso di un robot chirurgico (laparoscopica, robot -assistita). Durante l’intervento il chirurgo manovra da una postazione computerizzata i bracci del robot che terminano con gli strumenti chirurgici necessari a condurre l’ operazione. Il chirurgo opera seduto alla consolle di comando ed è assistito da altri operatori, più vicini al paziente e al robot. Da questa postazione si occupano della gestione degli strumenti da cambiare sulle braccia mobili.


Il Robot Da Vinci è sicuro? In caso di un tumore alla prostata , meglio essere operati con il robot o sottoporsi al tradizionale intervento chirurgico ?

La domanda tiene banco all’incirca da anni senza aver avuto ancora una risposta definitiva. La chirurgia robotica in urologia con il robot da Vinci è l’ultima evoluzione di interventi mininvasivi, nei quali il chirurgo non opera con le proprie mani, ma manovra un robot a distanza, rimanendo seduto a una console dotata di pedali e controlli manuali per la gestione degli strumenti chirurgici e della fibra ottica. Il robot Da Vinci e la chirurgia robotica in Italia.


Ecco i centri e gli ospedali che la utilizzano a Roma, Milano e nelle altre città italiane. Quali sono i risultati? Sofisticato strumento per la chirurgia mini-invasiva, il robot “Da Vinci” consente di rimuovere la ghiandola prostatica conservando però al meglio le altre funzionalità dell’apparato uro-genitale e favorendo un più rapido recupero dopo l’ operazione.


Primo intervento chirurgico nella regione Marche di asportazione di vescica, prostata e vescicole seminali eseguito con tecnica robotica. Il metodo di chirurgia mini-invasiva con il Robot Da Vinci allarga sempre di più le sue attività.

La HoLEP o enucleazione prostatica tramite laser a Holmio (Holmium Laser Enucleation of Prostate) si effettua per via endoscopica. Il paziente a cui viene diagnosticato un cancro alla prostata è candidato all’ intervento chirurgico che può essere eseguito con la chirurgia robotica. Cancro alla prostata : la chirurgia robotica in cosa consiste?


Continua a leggere questo articolo per avere maggiori informazioni. In pratica ci serviamo del robot per enucleare l’adenoma prostatico in maniera mini-invasiva senza creare traumi alle strutture circostanti. La chirurgia per l’ingrossamento della prostata è uno dei cardini della pratica urologica da sempre e gli interventi di asportazione del tessuto ipertrofico prostatico risalgono a quasi 1anni fa.


Iperplasia prostatica benigna sintomatica e neoplasia prostatica ostruente lo svuotamento vescicale non suscettibile di trattamento radicale che non ha risposto al trattamento ormonale. DESCRIZIONE DELLA TECNICA. La resezione endoscopica della prostata consiste nell’asportazione della porzione più interna della ghiandola per via uretrale. I motivi del successo di questa metodica sono numerosi e bene comprensibili.


Tumore alla prostata : i benefici della chirurgia con il robot. Quasi nessun paziente trattato con il robot deve fare trasfusioni e le trasfusioni costano. La degenza in genere dura due giorni per la prostata , sei giorni per la vescica. In precedenza si arrivava fino a giorni.


Siccome la tendenza medica è di asportare qualsiasi ghiandola che dimostri una benché minima anomalia, chi subisce un’asportazione prostatica perché magari urinava troppo di notte, e magari si ritrova nella medesima situazione dopo aver subito l’intervento, è portato a fare qualche polemica. Prostata , non serve più il bisturi per ridurre l’ipertrofia benigna La terapia medica spesso è sufficiente a ristabilire una buona funzionalità. Negli Stati Uniti il dei casi di tumore della prostata viene ormai operato in chirurgia robotica, tecnica che secondo gli esperti offre risultati migliori.

Anche in Italia questi interventi sono in crescita, ma nel nostro Paese sono i robot , e la maggior parte è concentrata nelle strutture del Nord. Nei pazienti affetti da tumore maligno della prostata , l’ intervento chirurgico – chiamato prostatectomia radicale – pur rappresentando ad oggi l’opzione terapeutica con la più alta efficacia in termini di guarigione, lascia spesso sequele, anche abbastanza importanti, sul piano della sessualità del paziente. Secondo alcune correnti in seguito al trattamento con laser della prostata vengono evidenziati miglioramenti nella capacità di erezione nei pazienti, secondo altre l’effetto collaterale del laser è rappresentato dalla perdita, più o meno completa e definitiva, dell’eiaculazione, che solo in alcuni casi può essere recuperata nel tempo.

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