venerdì 22 dicembre 2017

Risonanza magnetica per tumore alla prostata

Nel caso della prostata , alla luce dei risultati di questo studio, la risonanza magnetica può dunque contribuire a ridimensionare questo scenario. Occorrerà però tenere presente che, tra i pazienti che hanno una risonanza negativa, il dieci per cento ha comunque un tumore - chiosa Briganti. La diagnosi di tumore prostatico si ottiene mediante biopsia prostatica transrettale in anestesia locale, biopsia prostatica in tecnica cosiddetta Fusion (che permette di ottenere un’immagine tridimensionale della ghiandola prostatica), Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata. La Risonanza Magnetica multiparametrica (RM mp) della prostata è una metodica di imaging diagnostico che migliora le performance della Risonanza Magnetica convenzionale e si distingue come la migliore metodica per tratteggiare l’anatomia della prostata e dei tessuti limitrofi e per individuare lesioni neoplastiche prostatiche.


Ecco perché oggi ti parlo della Risonanza Magnetica multiparametrica, una nuova tecnica di screening innocua e non invasiva.

Risonanza magnetica per lo screening del cancro della prostata : i dati. Il cancro alla prostata è il tumore più comune tra gli uomini in tutto il mondo. Solo in Europa si contano più di 100. Cancro alla prostata : per la diagnosi meglio la risonanza magnetica della biopsia sistematica.


La RMmp ha una buona attendibilità: in particolare la sensibilità è del (tumori su 10) e il valore predittivo negativo ottimo. Una risonanza negativa può consentire in molti casi di evitare la biopsia. Ad oggi la risonanza magnetica multiparametrica rappresenta la metodica di diagnostica per immagini più affidabile tra quelle disponibili per la diagnosi del tumore prostatico.

In particolare, la sua attendibilità nell’individuare o escludere un tumore della prostata si è rivelata nettamente superiore a quella dell’ecografia prostatica transrettale e della TAC. La prostata si trova nella parte profonda del bacino, causalmente alla vescica ed è attraversata dall’uretra. Questa posizione da’ alla prostata anche un ruolo nella funzione della minzione.


Il tumore alla prostata è il secondo tumore per incidenza nella popolazione maschile, ma un valore elevato di PSA non può essere considerato sufficiente per far sospettare la presenza di una neoplasia, in quanto valori alterati di PSA possono essere legati ad altre condizioni infiammatorie come una prostatite, o semplicemente al fisiologico. Prospettive di imaging a risonanza magnetica della prostata. Grazie al costante miglioramento delle capacità tecniche e delle tecniche diagnostiche, la risonanza magnetica della prostata è attualmente un metodo estremamente efficace per diagnosticare tumori maligni della prostata. Anche grazie a queste raccomandazioni, il ricorso alle TAC per i pazienti con tumore alla prostata a basso rischio è in declino, mentre per queste tipologie di tumori si sta diffondendo sempre più la risonanza magnetica , in particolare per quella multiparametrica, a discapito di esami più invasivi come la biopsia sistematica ultrasuono. CHE COS’È IL TUMORE DELLA PROSTATA ? Italia, il tumore della prostata è il tumore più frequente nell’uomo: un uomo su 1 dopo i anni sviluppa questo tipo di tumore.


Se trattato correttamente però, dal tumore alla prostata si può guarire: sotto questo aspetto è fondamentale la diagnosi precoce. A seconda della fase in cui è la malattia si procede anche a effettuare esami di stadiazione come TC (tomografia computerizzata) o risonanza magnetica. Insieme, valori sospetti per tumore prostatico, sia relativamente al PSA che al PCA possono sostenere con maggiore accuratezza il sospetto precoce di carcinoma prostatico. Per la conformazione della prostata e per il tipo di tumore , la biopsia potrebbe dare un esito negativo anche in presenza di cellule tumorali.


Se la biopsia è negativa, ma dall’esplorazione rettale rimane il sospetto di un tumore , potrebbe essere chiesto di ripetere la biopsia oppure l’esame del PSA a distanza di pochi mesi. Si effettua esclusivamente bobina di superficie senza l’utilizzo di bobina endorettale ed è quindi da considerarsi un esame non invasivo.

Di seguito, due casi clinici sull’uso della risonanza magnetica multiparametrica della prostata , trattati dal nostro Urologo Milano. La risonanza magnetica multiparametrica (RNM) della prostata con mezzo di contrasto è un esame utile alla diagnosi precoce del tumore prostatico. Da qualche anno tra gli strumenti a nostra disposizione per la diagnosi del tumore alla prostata si è aggiunta anche la risonanza magnetica multiparametrica.


La metodica è rappresentata dall’associazione di differenti sequenze di studio della prostata in risonanza magnetica. Come diagnosticare precocemente il tumore prostatico: schema di percorso diagnostico consigliato Schematicamente tre sono i “gradini” che possiamo chiamare livelli che il paziente deve percorrere per arrivare alla diagnosi più esatta e precoce, per capire se c’è un tumore maligno o una semplice ipertrofia prostatica benigna o ingrossamento benigno della prostata. I risultati sono stati chiari: i tumori più aggressivi sono stati scoperti nel degli uomini del primo gruppo, rispetto al rilevato nel gruppo di confronto. Segno che – dice Briganti – “la risonanza magnetica può essere un’ utile arma per identificare i pazienti che necessitano di prima biopsia. Oggi invece il paziente passa prima per la risonanza magnetica e poi eventualmente in biopsia.


Con una semplice risonanza magnetica della durata di appena minuti, sarà presto possibile rilevare anomalie a livello della prostata , al fine di prevenire pericolose crescite tumorali che verrebbero altrimenti ignorate. Mio padre, anni con un fratello operato per tumore alla prostata , ha eseguito la risonanza magnetica. Perchè fare la risonanza magnetica al Preneste. Fino a qualche anno le procedure e le apparecchiature a disposizione del radiologo non erano adatte alla conduzione degli esami della prostata.


Lo scopo primario della Risonanza Magnetica Multiparametrica della prostata è in ogni caso quello di abbattere il numero di biopsie inutili e di mappare la prostata per eseguire una biopsia molto mirata su una lesione o su una zona identificata dall’esame come sospetta per essere patologica, aggiunge la dottoressa Sbano.

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