lunedì 10 dicembre 2018

Terapia breve strategica

I risultati si vedono già dopo la prima seduta e vengono misurati durante tutto il processo terapeutico, non solo tra l’inizio e la fine della terapia , e sono proprio i risultati ottenuti in ogni fase a guidare i passi successivi. Terapia Breve Strategica : Quanto Dura. Formatosi con i più grandi specialisti mondiali in TBS, come il prof. Paul Watzlawick, il dr. Giorgio Nardone e il prof.


Giuseppe Pecere ha aiutato più di mille persone a eliminare i propri disturbi.

La terapia breve strategica è stata sviluppata dai risultati di ricercatori della scuola di Palo Alto in California e si basa sulla percezione che il paziente ha della realtà. Il terapeuta, dunque, deve cercare di focalizzarsi su come funziona il problema nel qui ed ora per trovare le strategie per superarlo. Risorse ed equilibrio sono in noi.


Scoprirle e mantenerle: ecco il segreto. Ciò avviene grazie all’utilizzo di specifici protocolli di intervento messi a punto per specifiche problematiche, con l’obiettivo di produrre il massimo risultato nel minor tempo possibile. E’ proprio questa abilità, che matura dall’esperienza di chi utilizza una terapia strategica breve , che fa la differenza tra un intervento mirato e uno più generico, dove nel primo caso, si riesce a risolvere il problema in tempo breve , mentre nel secondo, si rischia di allungare i tempi. Il percorso breve si articola in circa sedute. Lo sblocco avviene entro le prime sedute.


La psicoterapia breve strategica (TBS) è un approccio alla soluzione dei problemi psicologici fondato su un impianto teorico e prassi applicative in costante evoluzione.

Il mio consiglio a Kate è quello di parlare con questo terapeuta dei dubbi e delle difficoltà che sente, anche alla luce del lungo percorso che ha fatto. La terapia Breve Strategica in cui sono specializzata, rappresenta un modello di intervento psicoterapeutico innovativo differente dai tradizionali approcci. Quelle di Aristotele, però, permettevano di vedere solo una faccia della Luna, ignorando l’esistenza dell’altra. La logica alla base della terapia breve strategica è una logica non ordinaria per cui si privilegiano stratagemmi e prescrizioni che fondano sulla logica della credenza, del paradosso, dell’autoinganno e della contraddizione.


Essi misero a punto le basi di un metodo che è andato sempre più perfezionandosi e arricchendosi, ma tenendo sempre fede alla loro prima intuizione: aiutare le persone a risolvere le loro difficoltà e raggiungere i loro obiettivi, mediante strategie e soluzioni apparentemente semplici. Ecco il minutaggio della nostra chiacchierata: 01:Radici teoriche dell’approccio di Nardone. Una delle peculiarità che distinguono la terapia breve strategica dalle forme tradizionali di psicoterapia è lo sviluppo di interventi basati su obiettivi prestabiliti e sulle caratteristiche specifiche del problema in questione, anziché su teorie rigide e precostituite. L’efficienza relativa alla completa risoluzione del problema psicologico presentato dal paziente si attesta su una media di sedute.


Il focus della terapia è sul come il problema funziona e sul come è possibile cambiare in tempi brevi la situazione di disagio. Psicoterapia Breve Strategica. QUANTO PUÒ DURARE UNA TERAPIA BREVE STRATEGICA ? Si è soliti pensare che problemi complessi o che durano da tempo, necessitino di terapie altrettanto lunghe, e quindi costose. Fin dal primo incontro con il paziente il modello è orientato al cambiamento, non si utilizza, infatti, una procedura classica di diagnosi.


In questa pagina trovi il mio percorso formativo, mentre se vuoi capire meglio cosa faccio clicca qui. Gli studi sul cambiamento umano, derivanti dal filone di ricerca intrapreso da G. Il terapeuta adotterà le tecniche già adottate con successo per quello stesso tipo di problema ma dovrà adattarle alla specificità del mondo relazionale del paziente. Sconto e Spedizione con corriere a solo euro.


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La terapia strategica breve , attraverso esercizi e compiti mirati si prefigge l’obiettivo di trovare soluzioni concrete alle difficoltà del paziente, di sostenerlo e accompagnarlo nel processo di cambiamento, perché ogni cambiamento è difficile, anche quello orientato al benessere. Qualora il paziente arrivasse in terapia con una cura farmacologica in corso, si suggerisce di proseguire con questa seguendo le indicazioni del proprio medico o psichiatra. Anche se viene utilizzata in altri ambiti.

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