lunedì 1 luglio 2019

Tumore prostata intervento chirurgico

Quali sono i tipi di intervento chirurgico per il tumore alla prostata , in cosa consistono, quali sono i possibili effetti collaterali. Rispetto ad altri tipi di intervento chirurgico , correla ad un minor rischio di danni ai nervi, che potrebbero portare a problemi di controllo della vescica e disfunzione erettile. La variante di prostatectomia più avanzata è quella robotica, ma il primo metodo chirurgico per intrervenire sul tumore alla prostata è stato a cielo aperto o con chirurgia tradizionale, che ha in seguito portato allo sviluppo di tecniche laparoscopiche e, infine, alla chirurgia robotica.


Tre mesi dopo l’ intervento , tra gli uomini operati per l’asportazione di un tumore della prostata localizzato non è emersa alcuna differenza: in termini di qualità della vita, preservazione della potenza sessuale e della continenza, radicalità dell’ intervento. Tumore alla prostata , quando è necessario aspettare senza intervento Se di piccole dimensioni sono sconsigliati l’ intervento o altre cure.

I pazienti che hanno un tumore della prostata a rischio intermedio o elevato e che hanno una lunga aspettativa di vita hanno una concreta possibilità di guarire con l’ intervento chirurgico. Considerazioni che trovano d’accordo Francesco Porpiglia, alla guida dell’urologia dell’ospedale San Luigi di Orbassano (Torino). Intervento chirurgico. Come per qualsiasi altro intervento , ci sono dei rischi. L’ intervento chirurgico più frequente rimuove tutta la prostata e alcuni tessuti circostanti (prostatectomia radicale).


Chiedete al medico se sarà possibile preservare una corretta funzionalità sessuale. I tessuti asportati durante l’ intervento chirurgico vengono analizzati con lo scopo di ottenere ulteriori informazioni sulla malattia e stabilire alcuni importanti parametri come l’estensione del tumore , e quindi lo stadio, caratteristiche biologiche della malattia che ne caratterizzano l’aggressività.

Negli ultimi anni, tuttavia, sono state messe a punto tecniche dette nerve sparing grazie alle quali è possibile mantenere la funzione erettile. In pratica si arriva alla prostata attraverso un percorso che passa dietro la vescica, ottenendo così una migliore preservazione della continenza urinaria e un migliore risparmio dei nervi deputati all’erezione, il tutto rispettando la priorità oncologica di eradicazione del tumore. La sua popolarità è dovuta a una serie di evidenti vantaggi rispetto ad altri noti metodi terapeutici.


La scoperta di un tumore alla prostata , l’ intervento chirurgico per asportarla e la paura di perdere per sempre la propria virilità. Paese ha la probabilità di ammalarsi nel corso della vita. Nuove prove mettono in dubbio l’efficacia dell’ intervento chirurgico nelle prime fasi del tumore alla prostata : secondo uno studio statunitense pubblicato sul The New England Journal of Medicine, infatti, l’operazione non offre maggiori possibilità di sopravvivenza a lungo termine e può causare diverse complicazioni fra cui infezioni.


COMPLICANZE DELL’ INTERVENTO. Come qualsiasi intervento chirurgico , anche l’asportazione della prostata con tecnica robotica è associata, anche se in percentuale limitata, a complicanze. Di certo non un programma di controlli leggeri, ma nulla se confrontato alla terapia convenzionalmente impiegata in caso di tumore della prostata che prevede l’ intervento chirurgico o la radioterapia, entrambi con un elevato rischio di effetti collaterali (primo tra tutti l’infertilità). Ma in caso di intervento gli effetti indesiderati collaterali sarebbero comunque maggiori. La procedura consiste Tumore prostata , sessualità a rischio con la chirurgia.


L’adenomectomia chirurgica: è l` intervento tradizionale, che si esegue con un accesso addominale sovrapubico ed é riservato alle prostate di grosse dimensioni, 1gr. La resezione endoscopica transuretrale o Turp (clicca qui). Un intervento alla prostata comporta sempre incontinenza e impotenza? Dopo le dimissioni è utile farsi seguire da personale esperto in riabilitazione per entrambe le possibile complicanze.


La radioterapia viene comunemente utilizzata anche dopo l’ intervento chirurgico (radioterapia post-operatoria) per trattare l’area in cui era contenuta la prostata (loggia prostatica).

Ormonoterapia L’ormonoterapia riduce la produzione degli ormoni sessuali maschili, responsabili dell’accelerazione della crescita del tumore prostatico. Questo intervento consiste nell’asportazione completa della prostata e di alcuni tessuti circostanti, attraverso una procedura chiamata prostatectomia radicale. CHE COS’È IL TUMORE DELLA PROSTATA ? Italia, il tumore della prostata è il tumore più frequente nell’uomo: un uomo su 1 dopo i anni sviluppa questo tipo di tumore.


Se trattato correttamente però, dal tumore alla prostata si può guarire: sotto questo aspetto è fondamentale la diagnosi precoce. L’Urologia dell’ospedale Niguarda è uno dei centri più attivi per la chirurgia robotica della prostata a Milano e in Italia. L’urologo Aldo Massimo Bocciardi, Direttore del reparto ci parla dell’approccio innovativo messo a punto a Niguarda.


Sposato da oltre anni con Sara, accarezza nervosamente la sua sciarpa di seta al solo pensiero della disfunzione erettile: idea che lo tormenta da quando gli viene diagnosticato un tumore alla prostata ed è costretto a sottoporsi a un intervento chirurgico.

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