giovedì 13 luglio 2017

Asportazione della prostata conseguenze

L’ asportazione della prostata comporta delle conseguenze , fra le quali anche la disfunzione erettile e l’incontinenza. Quali sono i tempi di recupero dopo un tumore. Considerando la portata dell’ intervento , possono tuttavia esserci delle conseguenze negative per il paziente sottoposto alla prostatectomia radicale. Gli effetti collaterali più importanti possono essere la disfunzione erettile, cioè la riduzione o l’assenza di erezione, e l’incontinenza urinaria.


Asportazione della prostata conseguenze

TUIP è simile alla TURP, ma di solito è effettuata su persone che hanno una prostata relativamente piccola. Questa procedura viene di solito eseguita su una base ambulatoriale e di solito non necessitano nessun tipo di ricovero. In questo articolo affronteremo l’ intervento relativo al tumore alla prostata. Intervento per la cura del tumore della prostata. Il tumore prostatico è il tumore maligno più frequente nella popolazione maschile, rappresentando il di tutti i tumori diagnosticati a partire dai anni di età.


Gli effetti secondari fisici del trattamento di carcinoma della prostata limitano le attività quotidiane e possono interferire con il senso di un uomo di mascolinità e della sicurezza di sé. Durante l’ intervento di prostatectomia radicale il chirurgo solitamente asporta i linfonodi attorno alla prostata e nel bacino per verificare se vi sono presenti cellule tumorali. Un intervento di questa portata può comportare conseguenze negative per il paziente sotto forma di danni alla funzione erettile e di incontinenza urinaria. La prostata secerne un liquido ricco di zinco e proteine che è fondamentale per garantire la corretta funzione degli spermatozoi presenti nel liquido seminale. Il tasso di mortalità perioperatoria risulta circa dell’1-, mentre la mortalità operatoria è inferiore allo (4).


I primi, gli effetti collaterali , sono situazioni inaspettate, prodotti indirettamente da un’azione diretta verso un altro scopo, ma che sono facilmente e rapidamente risolvibili, con o senza un supporto farmacologico. Come ogni intervento , anche questo presenta possibili effetti collaterali e eventi avversi. Sono le donne a prendersi cura di loro, a portare i documenti, a sollevare domande e preoccupazioni”. A me non è andato tutto liscio.


In Exit ghost, un romanzo di Philip Roth, il protagonista subisce un intervento alla prostata e, pur provando attrazione verso una donna, sa di non poterla appagare. So com’è: una sberla che non finisce mai. La mia identità di uomo non è più la stessa, ma lo accetto. La perdita di controllo della vescica o incontinenza urinaria è un potenziale effetto collaterale delle prostatectomie radicali ( asportazione completa della ghiandola prostatica).


Poiché la prostata si trova appena sotto la vescica e circonda l’uretra, il tratto urinario può essere danneggiato nel corso di una prostatectomia radicale. La resezione endoscopica della prostata consiste nell’ asportazione della porzione più interna della ghiandola per via uretrale. Ciò è eseguito grazie all’utilizzo di uno strumento (resettoscopio) che applicando una particolare energia elettrica rimuove a “fette” il tessuto prostatico.


Questo significa rispettare durante l’ intervento una densa ragnatela di nervi che avvolgono completamente la prostata e che raggiungono i corpi cavernosi del pene dando inizio all’erezione. Qualora il tuo chirurgo, durante l’ intervento , debba convertire l’ intervento laparoscopico in intervento chirurgico tradizionale (taglio chirurgico sottocostale dx), i tempi di degenza tendono ad allungarsi con una media di 4-giorni. A prescindere dalla tecnica utilizzata, tornerai comunque entro pochi giorni alla vita abituale. La prostata ingrossata è un segno, ossia una condizione oggettiva che il medico può rilevare ad un esame obiettivo del paziente, per cui l’organo in questione risulta aumentato di volume travalicando le sue fisiologiche dimensioni. La degenza in ospedale dopo questo intervento alla prostata dura circa 6-giorni, in quanto c’è stata una ferita chirurgica che richiede alcune medicazioni e la rimozione dei punti di sutura.


Si ricorre, come già detto, a questo intervento quando la prostata è troppo grande e quindi la TURP non risulterebbe efficace. Cura post-chirurgica e guarigione: Guarirete probabilmente entro sei settimane. Questo intervento è stato gravato in passato da elevate percentuali di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile (impotenza). Nelle epoche attuali, quando la tecnica chirurgica viene eseguita a regola d’arte in presenza di una malattia ancora limitata alla prostata , queste sequele non dovrebbero più osservarsi. Rispetto ad altri tipi di intervento chirurgico, correla ad un minor rischio di danni ai nervi, che potrebbero portare a problemi di controllo della vescica e disfunzione erettile.


In effetti rispetto al passato, le attuali tecniche (non a caso chiamate “nerve-sparing”) che rispettano durante l’ intervento la fitta ragnatela di nervi che avvolgono la prostata e l’utilizzo, quando possibile, del “Robot”, hanno un pò migliorato la situazione. La vita dopo la cura del tumore della prostata. Gabriella Morasso responsabile dell’U.


Psicologia dell’IST, Genova, per la parte psico-oncologica. Mi viene proposta una TURP per una prostata non particolarmente ingombrante, ma, a detta dei medici, “malformata”. Tuttavia mi sentirei più sicuro sottoponendomi a un intervento con Greenlaser. Possibili effetti collaterali.


Le reazioni ai trattamenti e, quindi, la frequenza e l’intensità degli effetti collaterali variano da persona a persona. Tiroidectomia totale, conseguenze della rimozione completa della tiroide ed eventuali rischi. La tiroidectomia totale è un intervento chirurgico finalizzato alla rimozione completa della tiroide e spesso non ha conseguenze.

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