lunedì 19 marzo 2018

Dieta per radioterapia

Nuove conferme per il casco che salva i capelli durante la chemioterapia. Pensate alla terapia antitumorale come a un periodo dedicato alla guarigione e concentratevi soltanto su voi stessi. Prima dell’inizio della terapia seguite una dieta sana, che vi aiuterà a conservare le forze durante la terapia e diminuirà il rischio di infezione. In queste condizioni l’organismo ha bisogno di proteine, e di un buon apporto di energia, cioè di calorie. Dieta povera di iodio La dieta deve essere seguita per breve tempo, circa 2-settimane, e continuata durante il trattamento.


Tuttavia il periodo può esser variabile e sarà cura del medico nucleare precisare questi tempi.

Non se deve effettuare una dieta “senza iodio” ma “a basso contenuto di iodio”. Il radioterapista oncologo avrà cura di prescrivere dei farmaci specifici per ridurre il sintomo. Sarebbe opportuno bere molti liquidi e seguire una dieta povera di fibre, evitando frutta e verdura crude, oppure una dieta povera di grassi.


P Scelga la parte più morbida del pane o, in L’infiammazione del cavo orale è spesso un effetto collaterale della chemioterapia o della radioterapia sulla zona testa-collo. In alcuni casi, il medico può decidere di associare alla radioterapia anche la terapia ormonale. Radioterapia postoperatoria (o adiuvante): viene.


Fondazione Umberto Veronesi. Questo elenco comprende i nomi degli ospedali di ECCELLENZA per la radioterapia , presenti in tutta Italia. La radioterapiautilizza radiazioni ionizzanti ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, cercando al tempo stesso di salvaguardare i tessuti e gli organi sani circostanti.

La radioterapia effettuata dopo l’intervento chirurgico è detta radioterapia postoperatoria o adiuvante. Essi suggeriscono le modifiche al metabolismo cellulare, indotte attraverso la dieta , possono rendere la dieta un utile “adiuvante per l’attuale standard di cura per il trattamento dei gliomi maligni umani “. L la dieta chetogenica è efficace se combinata con la radioterapia , suggeriscono i ricercatori: ferma la crescita del tumore. Enza Barbieri Conoscere la radioterapia Come orientarsi durante il trattamento radiante Un particolare ringraziamento al Dott. Gino Miniaci che per primo ha avuto l’idea di questa guida. A cura di: Enza Barbieri Feisal Bunkheila Francesco Perini Cinzia.


Per questo motivo è opportuna una dieta povera di iodio per circa 2-settimane, e proseguita durante il trattamento. Lo iodio è molto diffuso negli alimenti e nei farmaci. Questo ha generato un notevole interesse nei confronti dei regimi alimentari ipocalorici come potenziali alleati di una terapia oncologica. Per migliorare la qualità di vita dei pazienti sottoposti a radioterapia gli Infermieri Professionali della Divisione sono attivamente impegnati nella prevenzione e cura dei possibili effetti collaterali, anche mediante farmaci sviluppati e prodotti dal Servizio di Farmacia interno allo IEO. Non è necessario, quindi, seguire diete specifiche durante la terapia anticoagulante orale e nessun cibo pertanto deve essere considerato proibito di per sé.


Evitare cibi molto conditi o speziati ad esempio peperoncino, curry, sottaceti. Nelle fasi iniziali i trattamenti utilizzati sono la chirurgia e la radioterapia che hanno l’obiettivo di curare radicalmente la malattia ed hanno eguali possibilità di cura. Le neoplasie prostatiche possono essere asportate per via chirurgica.


Consumare con moderazione cibi conservati sotto sale, affumicati e con nitriti come conservanti. In generale la dieta per i diabetici dovrebbe quindi comprendere molti cibi vegetali (anche crudi) ricchi in fibre (che riducono l’assorbimento di glucosio nel sangue) e antiossidanti. COSA E’ LA RADIOTERAPIA.


Il trattamento radioterapico è una delle possibili terapie indicate per la cura o l’attenuazione dei sintomi nella maggior parte dei tumori maligni, in alcuni tumori benigni e in alcuni processi infiammatori.

In questo caso la terapia consisterebbe in una rieducazione del pavimento pelvico. Inoltre la prostatite a-batterica risponde molto bene alla terapia farmacologica. Il regime dietetico che accompagna la terapia è caratterizzato da scelte nutrizionali che riducano i cibi troppo elaborati e poco digeribili.


Del resto, la cura non è un farmaco, ma con una complessa procedura di terapia cellulare che, in caso di fallimento di precedenti terapie, può costituire l’unica opzione salvavita. In Italia saranno i centri specializzati che potranno applicare la tecnica Car-T. Saranno le istituzioni sanitarie ad indicarle.

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