mercoledì 13 marzo 2019

Gli effetti collaterali della radioterapia

Radioterapia : la variabilità degli effetti collaterali. In tutti i casi, scompaiono entro qualche settimana. Gli altri effetti collaterali della radioterapia.


Gli effetti collaterali principali sono rappresentati. Altri effetti collaterali della radioterapia sulla pelle includono eruzioni cutanee che compaiono in seguito all’assunzione di farmaci e sindromi pruriginose con papule, abrasioni, noduli o vesciche che possono durare per settimane o mesi.

Effetti collaterali tardivi. Si definiscono effetti collaterali tardivi quelli che compaiono per la prima volta dopo almeno sei mesi dalla fine della radioterapia : sono rari, ma il paziente dovrebbe comunque esserne informato ed eseguire gli opportuni controlli oncologici per tutta la vita. In alcuni casi, la radioterapia viene utilizzata a scopi puramente palliativi ossia per contenere i sintomi provocati dalla massa tumorale ma non per curare il cancro.


Se questo infatti è già in fase avanzata, questa terapia potrebbe risultare del tutto inutile. Negli anni, con il miglioramento delle conoscenze sugli effetti biologici delle radiazioni, con lo sviluppo delle apparecchiature che erogano radiazioni e con l’affinamento delle tecniche di erogazione, la frequenza e la gravità degli effetti collaterali della radioterapia tumorale è enormemente. Quanto durano gli effetti collaterali della radioterapia ? E’ difficile rispondere a questa domanda, dal momento che la risposta deve tenere conto di molteplici fattori, come la durata del trattamento e le condizioni psico-fisiche del paziente.


Stanchezza : il dispendio di energia da parte del corpo nel corso del trattamento potrà far sì che la paziente si senta più stanca del solito.

La maggior parte degli effetti collaterali acuti scompare gradualmente nel giro di un mese dalla conclusione della terapia. Qualcuno ha maggiore bisogno di riposo, e riduce quindi i propri impegni. Per capire a quali potrste andare incontro vi consigliamo di fare riferimento alla tabella seguente. Nella prima riga trovate la parte del corpo trattata e leggendo la tabella per colonne compaiono gli eventuali effetti collaterali. La radioterapia può determinare degli effetti indesiderati, che possono variare da persona a persona e dalla zona irradiata.


Alcuni pazienti possono avvertire degli effetti solo in maniera lieve e transitoria, altri in modo più severo e prolungato. Questi effetti tardivi possono includere lo sviluppo di un secondo tumore. Fortunatamente il rischio di avere un secondo cancro a causa della radioterapia è basso.


A parte questi rare situazioni, come già detto prima, nella maggioranza dei casi i disturbi causati agli occhi dagli effetti collaterali di chemioterapia e radioterapia regrediscono una volta sospesi i cicli. Le radiazioni ionizzanti sono una energia fisica in grado di danneggiare il DNA delle cellule tumorali che non saranno più in grado di replicarsi e verranno quindi eliminate dall’organismo che le ospita. Pubblicata una revisione della letteratura sull’effetto della curcuma in relazione alla radioterapia Una recente revisione della letteratura ne ha valutato l’effetto della curcuma in relazione alla radioterapia usata per la cura dei… Le terapie del cancro: La radioterapia I protocolli di cura di molte neoplasie prevedono la radioterapia. Cosa sapere sugli effetti collaterali. La gravità degli effetti collaterali varia notevolmente da persona a persona.


Parla con i tuoi oncologi di riferimento su quali effetti collaterali sono più comuni con la tua chemio, quanto tempo possono durare e quanto negativi possono essere. Le sedute di radioterapia sono anche destinate ad evitare la proliferazione di queste cellule maligne. Possono essere acuti o tardivi, e il livello degli effetti dipende dalla dose di radiazioni somministrate, dallo stato di salute del paziente, dalle terapie combinate e dalla delicatezza dell’area trattata.

La chemioterapia comporta, comunque, un rischio del più elevato rispetto alla radioterapia. Detto ciò, il tamoxifene può avere degli effetti collaterali che, in alcuni casi, hanno un impatto negativo sulla qualità di vita. Questi possono essere gestiti provando altre terapie.


Ma considerando i disturbi che lamenta, è improbabile che il ricorso a un inibitore dell’aromatasi (la principale alternativa farmacologica) possa produrre benefici.

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