lunedì 4 aprile 2016

Terapeutica farmacologica

Le terapie vengono solitamente classificate in terapie farmacologiche , terapie chirurgiche, terapie preventive (o profilassi), terapie di sostegno o supportive, terapie psicologiche o psicoterapie, terapie riabilitative e terapie palliative che alleviano i sintomi ma non sono finalizzate alla guarigione (es. terapia del dolore). Principi di gestione terapeutica farmacologica e non farmacologica nel grande vecchio. Congresso Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Ancora meno sicuri sono farmaci come i digitalici tra cui la digossina, un glicoside cardiotonico, con un indice terapeutico di circa 2:1.


Altri farmaci caratterizzati da un indice terapeutico stretto sono il dimercaprolo, la teofillina, il warfarin, il metotrexato e il carbonato di litio.

Aborto Terapeutico di tipo Farmacologico. Trattandosi di un aborto farmacologico a tutti gli effetti, esso deve essere eseguito entro le prime 7-settimane, calcolate a partire dal primo. I metodi più sicuri: aborto chirurgico e farmacologico. Riconciliazione della terapia farmacologica.


A cura di Ministero della Salute - D. Programmazione sanitaria. Alessandro Ghirardini. Attenersi il più scrupolosamente possibile a questo piano terapeutico è il miglior modo di tenere sotto controllo la tua malattia infiammatoria cronica intestinale.

Se il piano sembra non dare risultati o se iniziano a comparire effetti collaterali, parlane con il tuo medico per rivedere o modificare la terapia farmacologica. Terapia farmacologica dell’obesità: quali opzioni terapeutiche farmacologiche sono attualmente disponibili in Italia? Se il paziente non aderisce alla terapia secondo modalità, tempi e dosi non avrà ottimi risultati. I pazienti possono commettere vari tipi di errore in relazione all’assunzione di uno schema terapeutico : Errori di scopo, ossia assunzione di farmaci per motivi errati. Sospensione prematura della terapia.


IMPORTANTE: per Legge, ogni Farmacia che si approvvigiona di cannabis terapeutica non può MAI cedere la cannabis in quanto tale (es. nei contenitori sigillati da grammi che vedete nella foto di questo post o in quelli da 10g di provenienza Canadese), ma solo dopo averla ripartita nelle dosi indicate dal Medico in ricetta. Inoltre, la progressiva riduzione del numero e della durata dei ricoveri rende talvolta necessaria la gestione domiciliare di terapie farmacologiche prettamente ospedaliere. Emanuele Crosti L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’aderenza terapeutica così: ” il grado di effettiva coincidenza tra il comportamento individuale del paziente e le prescrizioni terapeutiche ricevute dal personale sanitario curante”.


Ogni terapia farmacologica va infatti seguita secondo le indicazioni specifiche del medico curante, osservando modalità, dosi e orari di assunzione. In caso si prendano quotidianamente più farmaci diversi, il rischio di fare confusione è particolarmente alto. Aderenza terapeutica : che cosa significa? Sezione Piemonte e VdA Dirigente Medico S. Associare questa terapia farmacologica al trattamento endovascolare con rimozione meccanica e non invasiva del trombo significa guardare a nuovi ed entusiasmanti orizzonti per la cura di questa patologia.


Un panorama che vede sensibilmente migliorate le prospettive terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti. Terapie non farmacologiche per anziani affetti da Alzheimer o demenza TERAPIA DELLA BAMBOLA. Per capire cosa sono e come si misurano i parametri di aderenza e persistenza terapeutica , abbiamo intervistato il Dr Prof.

Francesco Vittorio Costa, cardiologo, professore associato di medicina interna e Presidente ASIAM – Associazione Interdisciplinare Aggiornamento Medico. Quali sono i fattori che condizionano l’esito delle terapie? La limitata efficacia delle terapie farmacologiche e la plasticità del cervello umano sono le ragioni più importanti del crescente interesse per le terapie non farmacologiche che, oltre a rappresentare una valida alternativa all’approccio farmacologico , incrementano di fatto il numero di opzioni terapeutiche.


Infermiere dovrà adottare per la valutazione del “bisogno”, nonché la posologia, la dose massima giornaliera e l’eventuale intervallo di tempo fra le somministrazioni.

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