martedì 2 maggio 2017

Dopo la radioterapia

I problemi articolari possono comparire anche mesi o anni dopo la fine della radioterapia. Tra i sintomi precoci dei problemi. Subito dopo la seduta di radioterapia devo stare isolato per un breve periodo o posso avvicinare chiunque senza problemi? La radioterapia potrà avere ripercussioni sulla mia vita sessuale e sulla possibilità di avere figli? Radioterapia “radicale”, quale alternativa alla chirurgia, che può essere usata da sola o in associazione alla terapia medica (chemioterapia, terapia ormonale, terapia biologica).


Radioterapia “neoadiuvante” prima dell’intervento chirurgico per ridurre le dimensioni del tumore e favorirne la rimozione completa con un approccio meno invalidante.

Come ci si deve comportare durante il ciclo di radioterapia ? Cosa si fa una volta finito il ciclo di radioterapia ? Si manifestano dopo almeno 3-mesi dalla fine del trattamento. Questo è conosciuto come fibrosi ed è causato da un accumulo di tessuto cicatriziale. La radioterapiautilizza radiazioni ionizzanti ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, cercando al tempo stesso di salvaguardare i tessuti e gli organi sani circostanti.


Dopo un trattamento radioterapico le ghiandole salivari possono venire danneggiate comportando un danno invalidante. Iniettando il gene dell’acquaporina sembra trovata la soluzione La medicina si va sempre più impegnando nella direzione della qualità della vita. Se necessario è possibile fare ricorso a farmaci antiemetici.


Molto raramente la radioterapia può causare, a distanza di anni, l’insorgenza di un nuovo tumore.

Viene anche prescritta dopo l’intervento chirurgico di asportazione del tumore, in questo caso si chiama “adiuvante” e serve per prevenire un eventuale ritorno della neoplasia DOPO LA CHIRURGIA, oppure è consigliata dopo un ciclo di radioterapia. Un raro effetto collaterale che può verificarsi dopo la fine del ciclo di radioterapia è rappresentato da una sensazione di sonnolenza e di irritabilità che può protrarsi per alcuni giorni dalla fine, ma regredisce entro qualche settimana. Esso comprende una radioterapia esterna (EBRT) e brachiterapia.


La EBRT di solito è somministrata dopo altri tipi di intervento, per gestire tumori ad alto rischio di recidiva. Ha un tasso di successo molto buono. La terapia consiste semplicemente nell’assunzione di 1-capsule contenenti il radioisotopo (Iodio 131), che andrà a concentrarsi nei residui di tessuto tiroideo ancora presenti nell’organismo dopo l’operazione, distruggendoli. I bambini possono andare a trovare la persona in terapia ? Che fare, in questi casi?


I farmaci e le radiazioni utilizzate sono sicuri o possono rappresentare un rischio per la loro salute? La terapia si effettua sempre con l’acceleratore lineare, collocando, però, alcuni blocchetti metallici nella traiettoria del fascio di radiazioni per conformarlo quanto più possibile alla forma dell’area da irradiare. Con radioterapia in medicina oncologica si intende un particolare tipo di terapia antitumorale, usata da sola o associata ad altri trattamenti quali la chirurgia e. Anche nelle pazienti con più di anni è stato recentemente confermato il significativo beneficio della radioterapia , in particolare anche nel sottogruppo che si poteva avvalere della terapia ormonale. LA RADIOTERAPIA NEL TUMORE DELLA PROSTATA IL NOSTRO STAFF PRENDITI CURA DI TE STESSO NOTE E DOMANDE PER IL SUO MEDICO te nei pazienti che eseguono un trattamen-to radiante dopo prostatectomia radicale. La disfunzione erettile è in genere determinata dal danno vascolare causato dal trattamento radian-te.


Devono essere consapevoli, fin da subito, che quasi sicuramente dovranno fare alcune sedute di radioterapia. Nelle breast unit, centri specializzati, le donne vengono prese per mano e informate su ogni singolo passo. I pazienti sottoposti a terapie con sorgenti radioattive non sigillate ( terapia metabolica, radioterapia sistemica) sono portatori di radioattività, che può essere rilasciata attraverso saliva, sudore, urina e feci, per un periodo definito di tempo dopo la terapia.


Da menzionare anche tecniche di radioembolizzazione e la radioterapia recettoriale (ad esempio con ittrio-90).

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