mercoledì 31 maggio 2017

Emorroidi secondo grado

Le emorroidi di secondo grado possono essere curate con preparati farmacologici ma anche con rimedi naturali, a seconda della gravità del problema. In genere le complicanze sono legate alla forma più grave della malattia, cioè il quarto grado. Le emorroidi vengono classificate in quattro gradi a seconda delle loro dimensioni e dei loro prolasso. Emorroidi di primo grado.


Le emorroidi di primo grado sono emorroidi patologiche esclusivamente interne e che si possono notare solo a seguito di una rettoscopia.

I sintomi sono ridotti, consistono in prurito, qualche fastidio nella defecazione e, raramente, sanguinamento dopo l’evacuazione. Le emorroidi al secondo grado sono simili a quelle al primo stadio, perché anch’esse si trovano all’interno dell’ano. La differenza tra quelle di primo e quelle di secondo grado , sta nel fatto che nel secondo caso le emorroidi si sono spinte oltre il confine della mucosa e quindi se si osserva attentamente, potrebbe essere possibile vederle. Entrambe storicamente valide con ottimi risultati a distanza per emorroidi di II, III e IV grado.


Quando ci si trova di fronte a emorroidi di secondo grado (che escono dal canale anale e rientrano spontaneamente), una dieta ad hoc è consigliabile se non compaiono grandi fastidi e gli episodi di sanguinamento sono solo saltuari. Se i sintomi sono pesanti, invece, si può ricorrere a cure ambulatoriali. Premetto che la visita mi ha diagnosticato emorroidi quasi grado e presenza di vecchie emorroidi esterne le quali sono quelle che si infiammano.

In presenza di emorroidi di secondo e terzo grado , invece, occorre intervenire con metodi un po’ più “forti”. La legatura elastica, per esempio: un intervento semplice e indolore che si esegue in ambulatorio. Questo causa appunto dolore, sanguinamento e la formazione di ragadi anali. Altrettanto utile, unitamente al trattamento descritto, è seguire una dieta appropriata, ovvero ricca di. TECNICA SECONDO LONGO.


E’ in assoluto la tecnica chirurgica più indolore attualmente a disposizione per il proctologo, tuttavia se non vi è una giusta indicazione chirurgica il tasso di recidiva a breve distanza è del. Indicazioni: emorroidi secondo grado sanguinati, terzo grado con prolasso mucoso del retto. Le emorroidi sono una patologia piuttosto comune che si stima colpisca almeno una volta nella vita la quasi totalità della popolazione.


Secondo altre fonti oltre milioni di italiani (il della popolazione adulta) soffre di emorroidi. Nel caso in cui il sangue compaia in emorroidi di grado 1- è necessario pianificare un viaggio al policlinico. Frequenti perdite di sangue possono causare anemia. Inoltre, il frequente verificarsi di crepe che sono sorti nel retto.


Consiste nell’asportazione di un cilindro di mucosa del canale anale e successiva sutura della stessa con serie di agraffes. Questo determina l’asportazione dei gavoccioli emorroidari interni ed un riposizionamento verso l’alto dei cuscinetti emorroidari, con un’interruzione delle arterie afferenti alle emorroidi. La cura delle emorroidi si giova spesso di una terapia medico – dietetica ma, quando devono essere riposizionate manualmente nel canale anale o rimangono abitualmente fuori, è necessario un intervento chirurgico.


La terapia medica è indicata soltanto nei casi di I° e II° grado.

Riservato ai casi più semplici, laddove non è necessario intervenire con tecniche chirurgiche sofisticate e, quindi, nelle emorroidi fino al secondo grado. INIEZIONI SCLEROSANTI di farmaci cicatrizzanti. Provocano la progressiva cicatrizzazione interna della parete venosa.


Vengono eseguite in più sedute. Caratterizzate da infiammazione e moderato aumento della congestione emorroidaria e presenza di prolasso esterno (fuoriuscita di emorroidi ) sotto sforzo, in genere durante la defecazione. Le emorroidi di I grado sono interne, ancora posizionate alla fine del retto ma possono sanguinare durante e dopo la defecazione.


Solitamente non danno dolore. Se la mucosa del retto “prolassa”, cioè scivola in basso nel canale anale, trascina nel canale anale stesso le emorroidi che vengono considerate di II grado. Nel caso in cui si avverta un fastidio che è fonte di disagio, si può pensare di rimediare con l’applicazione di pomate locali, grazie a cui i sintomi possono essere alleviati e la guarigione può essere velocizzata.


Inizialmente le emorroidi si manifestano con un leggero sanguinamento, per cui può capitare di vedere tracce rosse sulla carta igienica. In questa fase, la malattia può anche regredire da sola, seguendo una dieta adeguata. Nel primo grado le emorroidi possono sporgere, ma non sono prolassate (cioè scese al di sotto del margine anale). Anche queste sono emorroidi di tipo interno che però hanno una lieve tendenza a uscire dalla loro sede quando è in corso il processo di defecazione.


Per le emorroidi di secondo grado non sanguinanti, è giusto prima approcciare il problema per via conservativa come sta facendo, poi in seguito in relazione alla sintomatologia ed alla evoluzione della problematica, con il suo proctologo, si potranno prendere ulteriori decisioni terapeutiche.

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