venerdì 5 maggio 2017

Effetti collaterali tomoterapia

Effetti collaterali tardivi. Si definiscono effetti collaterali tardivi quelli che compaiono per la prima volta dopo almeno sei mesi dalla fine della radioterapia: sono rari, ma il paziente dovrebbe comunque esserne informato ed eseguire gli opportuni controlli oncologici per tutta la vita. Stanchezza : il dispendio di energia da parte del corpo nel corso del trattamento potrà far sì che la paziente si senta più stanca del solito.


Quindi, inizierà il trattamento vero e proprio, al termine del quale inizierà una fase di follow-up, durante la quale i medici eseguiranno dei controlli periodici, al fine di monitorare la risposta della malattia e la comparsa di eventuali effetti collaterali dovuti a tale trattamento. I vantaggi che si ottengono dalla tomoterapia sono molteplici e soprattutto di enorme beneficio per il paziente: maggiore effetto tumoricida, assenza o comunque drastica riduzione degli effetti collaterali , riduzione del numero delle “frazioni”, ovvero delle applicazioni e quindi delle sedute. La formazione dell’edema – e dei forti mal di testa che comporta – è solitamente contrastata con la somministrazione di cortisone, ma, ove non ci sia prescrizione medica diversa, si può trattare con ribes nigrum, un cortisonico naturale senza effetti collaterali da non somministrare a chi ha la pressione alta.


Per capire a quali potrste andare incontro vi consigliamo di fare riferimento alla tabella seguente. Nella prima riga trovate la parte del corpo trattata e leggendo la tabella per colonne compaiono gli eventuali effetti collaterali. Radioterapia prostata effetti collaterali tardivi.


Durante ogni rotazione della sorgente, il collimatore multi-lamellare può a sua volta assumere differenti configurazioni di apertura. Quanto durano gli effetti collaterali della radioterapia? E’ difficile rispondere a questa domanda, dal momento che la risposta deve tenere conto di molteplici fattori, come la durata del trattamento e le condizioni psico-fisiche del paziente. Può essere interessante approfondire cosa è la Tecarterapia nella nostra guida. Nonostante le innovazioni tecnologiche cerchino di ridurre al minimo gli effetti collaterali provocati dalla radioterapia, purtroppo non è ancora stato possibile eliminarli del tutto.


Il trattamento radiante delle neoplasie in pazienti in età adulta e, ancora di più, nei bambini e negli adolescenti è stato, fin dagli inizi della sua applicazione, gravato da una serie di importanti e severi effetti collaterali a lungo termine, in grado di influire fortemente sulla qualità di vita dei pazienti che raggiungevano la guarigione. Gli effetti collaterali sono dovuti al fatto che le radiazioni ionizzanti colpiscono anche le cellule sane, oltre che quelle malate. Ogni paziente ha una propria reazione al trattamento radioterapico, sia da un punto di vista psichico che fisico. In molte persone gli effetti collaterali della radioterapia svaniscono nel giro di poche settimane dopo la fine del trattamento e così esse possono tornare ad una vita normale.


Ma per altre persone la radioterapia può causare effetti collaterali a lungo termine. Chemioterapia: effetti collaterali. La maggior parte di questi effetti collaterali è reversibile. I principali agenti chemioterapici utilizzati nella terapia dei tumori del testa e collo sono: I derivati del platino (cisplatino e carboplatino). Il Cisplatino è il farmaco cardine del trattamento dei tumori polmonari, sia di quelli non a piccole cellule sia del microcitoma.


Le radiazioni non solo uccidono o rallentano la crescita delle cellule tumorali, ma possono anche influenzare le cellule sane vicine. I danni alle cellule sane possono causare effetti collaterali. Molte persone che ricevono la radioterapia hanno stanchezza. Ovviamente devono essere fatte da un medico esperto che rispetti la tecnica prescritta. Durante il trattamento può comparire un certo grado di stanchezza , lega-to anche all’impegno quotidiano del trattamento stesso.


Cardioaspirina effetti collaterali e controindicazioni. In genere, la prima controindicazione è quella relativa a una ipersensibilità all’acido acetilsalicilico, ai. Sono effetti che spariscono una volta terminata la terapia. Se il disturbo diventa particolarmente fastidioso e intollerabile, è sufficiente interrompere temporaneamente la somministrazione del farmaco per permettere alle cellule sane di rigenerarsi. L’ assenza di effetti collaterali non significa che la terapia non sia efficace.


Non necessariamente gli effetti collaterali descritti colpiranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento. Vale la pena, quindi, soffermarci in modo dettagliato sui suoi effetti collaterali , su quelli più comuni e quelli più gravi. Tieni comunque presente che se il tuo medico ha deciso di prescriverti questa tipologia di farmaco , vuol dire che il beneficio per te è maggiore del rischio circa gli effetti collaterali. Il sovradosaggio può provocare effetti collaterali di vario genere che spesso si traducono in nausea, mal di stomaco, dolori addominali, diarrea e, in casi rari, vomito. Si consiglia di non superare la dose giornaliera che si attesta in cucchiaini da caffè al giorno.


Paracetamolo, effetti collaterali. Come qualsiasi altro farmaco anche il paracetamolo può dare possibili effetti indesiderati. Indubbiamente il più grave è stato messo in luce da uno studio condotto a Leeds che ha mostrato come un uso eccessivo di paracetamolo può aumentare il rischio infarto ed ictus ma anche di emorragie e ulcere.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari