martedì 30 gennaio 2018

Prostata asportazione

E’ possibile delineare il quadro clinico del “paziente tipo” che deve operarsi alla prostata ? La prostatectomia radicale con linfoadenectomia è l’ intervento d’elezione nel trattamento della malattia confinata alla prostata , cioè senza metastasi, con finalità di radicalità, cioè di estirpazione della patologia. Consiste nella rimozione della prostata e dei linfonodi coinvolti. Il tasso di mortalità perioperatoria risulta circa dell’1-, mentre la mortalità operatoria è inferiore allo (4).


Viene aperta la sua capsula ed enucleata con un dito la parte adenomatosa della prostata. Rispetto all’ intervento a cielo aperto i tempi di ricovero e di recupero sono più brevi e l’entità del rischio di.

L’ asportazione della prostata comporta delle conseguenze, fra le quali anche la disfunzione erettile e l’incontinenza. Quali sono i tempi di recupero dopo un tumore. Il tempo di recupero è sostanzialmente migliorato nella prostatectomia robotica in confronto a quello di intervento chirurgico alla prostata a cielo aperto.


Come accennato in precedenza, l’incisione molto più ampia richiesta nella chirurgia a cielo aperto significa maggior dolore e tempi di recupero più lunghi. Questo intervento è stato gravato in passato da tassi significativi di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile ma oggi, quando la tecnica chirurgica viene eseguita a regola d’arte in presenza di una malattia ancora limitata alla prostata , queste sequele non dovrebbero più osservarsi. A me non è andato tutto liscio. In Exit ghost, un romanzo di Philip Roth, il protagonista subisce un intervento alla prostata e, pur provando attrazione verso una donna, sa di non poterla appagare.


So com’è: una sberla che non finisce mai.

La mia identità di uomo non è più la stessa, ma lo accetto. Rispetto ad altri tipi di intervento chirurgico, correla ad un minor rischio di danni ai nervi, che potrebbero portare a problemi di controllo della vescica e disfunzione erettile. Per fare ciò è possibile avvalersi di diverse tecniche chirurgiche. Il sesso dopo l’ intervento alla prostata nei primi non è quasi mai penetrativo ma più, rassegnatamente, masturbatorio. Ma non bisogna mollare!


La stimolazione genitale rappresenta una vera e propria ginnastica riabilitativa per i vasi sanguigni responsabili dell’erezione! Sesso dopo un intervento alla prostata ? Se scegli l’ intervento giusto. Si effettua inserendo una sonda nel retto che emette ultrasuoni in grado di essere riconvertiti in immagini statiche o dinamiche.


Spesso a questo esame si associa una biopsia della prostata , ovvero l’ asportazione di una minima parte di tessuto per un esame istologico che permette di capire se una eventuale neoformazione sia di natura maligna. Nei casi più estremi di cancro alla prostata si ricorre all’ intervento chirurgico di prostatectomia radicale, ovvero all’ asportazione in blocco di questa ghiandola e delle vescicole seminali. Un intervento alla prostata comporta sempre incontinenza e impotenza? L’ intervento è molto invasivo e non privo di complicazioni. Dopo le dimissioni è utile farsi seguire da personale esperto in riabilitazione per entrambe le possibile complicanze.


Questo tipo d’ intervento chirurgico è meno comune perché non consente di accedere ai linfonodi e c’è un rischio maggiore di danni al sistema nervoso con questa procedura. Si tratta di un intervento abbastanza complesso che prevede l’ asportazione della prostata mediante l’incisione dell’addome – dal pube all’ombelico – o dell’area compresa tra scroto e ano (questa metodica viene effettuata raramente). I primi, gli effetti collaterali , sono situazioni inaspettate, prodotti indirettamente da un’azione diretta verso un altro scopo, ma che sono facilmente e rapidamente risolvibili, con o senza un supporto farmacologico.


Come ogni intervento , anche questo presenta possibili effetti collaterali e eventi avversi.

La riabilitazione andrologica, dopo un intervento chirurgico robotico che permette la conservazione dei nervi per il controllo della funzione sessuale e urinaria – aggiunge Andrea Minervini chirurgo robotico dell’Urologia di Careggi, fra gli autori della ricerca – completa nell’uomo la terapia del carcinoma alla prostata , come. Il confronto con il medico. Rappresenta il classico intervento per l ’ iperplasia prostatica, noto ed eseguito da più 1anni, e consiste nella rimozione del tessuto iperplastico con un intervento chirurgico a cielo aperto.

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