lunedì 5 marzo 2018

Morfina terapia del dolore

La Morfina è utilizzata nella terapia del dolore di entità da moderata a grave. Di solito le formulazioni ad azione veloce si usano per curare il dolore al bisogno, invece quelle a rilascio prolungato si usano nella terapia cronica del dolore. La terapia ha inizio con la somministrazione di un analgesico leggero per passare poi a uno più potente, se e quando sarà necessario. Se il dolore è intenso fin dall’esordio, si somministra subito un analgesico forte, come la morfina.


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L’Italia è uno dei paesi industrializzati in cui la morfina è meno utilizzata, soprattutto a causa del persistere di alcuni pregiudizi infondati. Iscrizione definitiva in tabella II sez. I centri che praticano terapia del dolore In Italia sono nati per iniziativa spontanea di numerosi specialisti. E oggi non hanno nulla da invidiare a quelli di altri paesi.


Si stanno sviluppando su tutto il territorio nazionale Centri dove si pratica la terapia anti- dolore , affidati in gran parte agli anestetisti. La Morfina viene utilizzata nel trattamento del dolore di entità da moderata a grave. In genere le formulazioni ad azione rapida sono utilizzate per trattare il dolore al bisogno, mentre quelle a rilascio prolungato sono utilizzate nel trattamento cronico del dolore.

Quando si parla di antidolorifici spesso si pensa a un dolore circoscritto nel tempo, ci sono però persone che soffrono di dolore cronico, in questi casi una terapia del dolore è fondamentale per migliorare la qualità della vita. Terapia del dolore ed effetti collaterali della morfina. MORFINA E TERAPIA DEL DOLORE : Tra i vari tipi di morfina troviamo il solfato di morfina , che ha un potente effetto analgesicoe serve per allaviare il dolore acuto e cronico, soprattutto nei malati terminali Può essere, usata anche durante il travaglio o nel trattamento del dolore tramite iniezione epidurale. Il dolore cronico colpisce un italiano su quattro ed è la principale causa di tutte le assenze dal lavoro in Europa, causando una perdita stimata in 2miliardi di euro ogni anno.


Di solito, fra i farmaci utilizzati nella terapia del dolore troviamo l’aspirina per i dolori lievi, la codeina per i dolori moderati e la morfina per i dolori gravi. IEO, importante nodo della rete RE è un centro di riferimento per il trattamento del dolore e delle cure palliative. Le indicazioni della morfina e degli altri analgesici “”maggiori”” sono poche e ben precise.


I farmaci appartenenti a questa categoria sono in grado di provocare un effetto analgesico (solo parzialmente dose-dipendente) molto potente. Il metadone è un oppiaceo sintetico forte come la morfina e il fentanyl tutti inseriti dall’OMS nel 3°gradino della terapia del dolore. Norme per agevolare l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore , sono state introdotte modifiche sostanziali alla precedente normativa, al fine di garantire un più efficace trattamento del dolore nei malati terminali o nei pazienti affetti da dolore severo cronico. Nel dolore acuto, per effetto di una causa endogena o esogena, si ha la fisiologica attivazione dei nocicettori, ed in genere, un danno tissutale: il dolore scompare con la riparazione del danno.


Si noti che le cure palliative possono essere intraprese in qualsiasi momento durante la terapia del tumore (spesso al momento della diagnosi), a differenza dell’hospice che viene proposto solo quando la cura del tumore non è più l’obiettivo principale della terapia somministrata al paziente. Mentre il dolore acuto ha una durata limitata e prevedibile nel tempo, il dolore cronico è costante nel tempo e può essere accompagnato da modificazioni della personalità, dello stile di vita e da depressione. Spesso al dolore cronico si associano episodi acuti che richiedono un aggiustamento della terapia per combattere il dolore.


Posologia non obbligatoria.

Tra gli oppiacei ad azione centrale si conosce la morfina e molte altre ad azione simil morfina che si differenziano per potenza, durata d’azione e modo di somministrazione. Decidere di prescrivere la morfina potrebbe essere vissuto come decisione angosciante. Si riscontrano delle resistenze al trattamento del dolore in particolare con la morfina. Resistenze che provengono talora dal paziente, dai suoi familiari, ma anche dai curanti. Per il dolore grave in regioni localizzate del corpo, un anestesista esperto nella terapia del dolore può fornire sollievo con pochi effetti avversi.


I cateteri epidurali o intratecali a permanenza possono essere collocati per garantire una infusione continua di analgesici, spesso frammisti ai farmaci anestetici. Direttore Francesco Amato La Carta dei Servizi dell’Hub di terapia del dolore è il documento in cui vengono riassunti tutti i servizi erogati dal Centro.

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