venerdì 2 giugno 2017

Nuovo farmaco per metastasi ossee

Alcuni farmaci agiscono inibendo l’angiogenesi, cioè ostacolando lo sviluppo dei vasi sanguigni che irrorano i tumori e determinando un arresto della crescita e la regressione delle neoplasie. Il principale meccanismo d’azione di questa classe di farmaci coinvolge il fattore di crescita angiogenetico (Vascular Endothelial Growth Factor o VEGF) e il suo recettore (VEGFR). Si tratta di un farmaco non chemioterapico e con azione mirata.


La posologia consigliata è variabile: In particolare, il Radium dicloruro Ra appartiene a una nuova classe di radiofarmaci ad nuovo farmaco per tumore alla prostata selettiva sulle metastasi ossee. Carcinoma della prostata. In presenza di metastasi , è importante riuscire a evitare che il tumore peggiori, mantenere sotto controllo i sintomi della malattia e ottenere una buona qualità di vita il più a lungo possibile.

Serviva una nuova arma contro una malattia che provoca più di 7. Sergio Baldari Direttore U. Medicina Nucleare dell’Università di Messina. Il Ra-2è un radiofarmaco ad azione specifica sulle metastasi ossee. Auspico quindi che in quanto farmaco innovativo, abiraterone sia rapidamente messo a disposizione in tutte le Regioni. Abiraterone, farmaco che colpisce il recettore CYPAbiraterone acetato è una molecola innovativa, non chemioterapica, che appartiene ad una nuova sottoclasse farmacologica: inibitori della biosintesi del testosterone. Enzalutamide è un nuovo farmaco anti-androgeno con buona efficacia e ottima tollerabilità nella terapia del tumore prostatico resistente alla castrazione.


E’ indicato nei pazienti con tumori metastatici in progressione già sottoposti alla chemioterapia.

Nel dei casi le metastasi ossee non causano sintomi e la diagnosi viene fatta con esami eseguiti per altre ragioni. Negli altri casi, le metastasi ossee possono causare forti dolori. In un primo momento può essere difficile dire cosa stia causando i sintomi.


Viene effettuata con l’impiego, in medicina nucleare, del radiofarmaco “Radio-223”. Un freno alle metastasi ossee In apertura abbiamo detto che al Congresso di Berlino si è parlato di un vero e proprio “freno” nei confronti delle metastasi ossee , che oggi abbiamo a disposizione grazie a questo nuovo farmaco biologico. Questi farmaci possono rafforzare le ossa e ridurre il dolore causato da metastasi ossee , riducendo la necessità di farmaci per il dolore forte.


Bone-building farmaci possono anche ridurre il rischio di sviluppare metastasi nuovo osso. Nuovo farmaco per il tumore prostatico Attivo per i casi con metastasi È la terza neoplasia maligna nella popolazione generale, la più frequente dei maschi adulti per i quali, dopo i anni di età, rappresenta oltre il di tutti i tumori diagnosticati. Ci sono farmaci che hanno come obiettivo quello controllare i sintomi e le complicanze delle metastasi ossee , prevenendo le fratture ossee.


Metastasi ossee osteoblastiche: la deposizione di nuovo tessuto avviene in risposta alla diffusione del cancro. Insieme, questi due farmaci possono rallentare la diffusione delle metastasi alla prostata negli uomini per i quali l’ADT ha smesso di funzionare. Un altro farmaco chemioterapico, il docetaxel, nei test sta rispondendo bene in combinazione con l’ADT. Il nuovo radiofarmaco approvato dall’FDA agisce proprio su queste, aumentando la sopravvivenza globale e prolungando il tempo della comparsa di eventi scheletrici sintomatici. Il carcinoma della prostata è uno dei tumori più comuni negli uomini e nel caso di neoplasia resistente alla castrazione le metastasi ossee sono molto comuni.


Il tumore al rene è raro, ma, comunque, colpisce ogni anno 11. E, nelle fasi avanzate, può dare origine a metastasi cerebrali (nel per cento dei casi) o metastasi ossee (nel per cento dei casi). Allora si deve decidere come intervenire.

Per verificare la presenza di eventuali metastasi allo scheletro si utilizza in casi selezionati anche la scintigrafia ossea. Dopo i risultati più che soddisfacenti che sta ottenendo nella cura delle metastasi al cervello con una tecnica testata come primo centro al mondo, il Professor Filippo Alongi, Direttore della Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona, affronta da pioniere una nuova sfida: la cura fino. Un valido aiuto viene dalla tecnologia, sempre più precisa e preziosa nella lotta a tumori e metastasi. Davide Maria Donati e dalla dott.


Laura Campanacci del medesimo reparto.

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