giovedì 19 ottobre 2017

Radioterapia per tumore alle ossa

La radioterapia si effettua spesso dopo l’operazione chirurgica. Intervento chirurgico per iniettare del cemento nell’ osso. Le ossa che non possono essere facilmente rinforzate con piastre metalliche o viti possono beneficiare dell’infiltrazione di uno speciale cemento osseo (per esempio le ossa del bacino e della colonna vertebrale).


Anche la radioterapia contro le metastasi ossee Una frazione di radiazioni è efficace per alleviare il dolore nei pazienti, anche anziani, con un tumore diffuso alle ossa. Radioterapia per il cancro di osso. Ciò può essere usata prima e dopo chirurgia per trattare il cancro di osso.

Di certo ci sono tumori che hanno maggiori probabilità di metastatizzare alle ossa : essi sono, per esempio, quelli della mammella, della prostata, del polmone, della tiroide e del rene. Inoltre, a parità di sede del tumore primario, il rischio è più alto nei tumori di dimensioni maggiori e che hanno già raggiunto i linfonodi, o nei tumori di grado più elevato e quindi più aggressivi. Un tumore alle ossa è una malattia che può avere origine dalla trasformazione di qualunque cellula di cui è composto un osso. Le ossa , pur apparendo tessuti “morti”, sono costituite da cellule vive e attive che contribuiscono a mantenerne forma e forza. Le ossa sono costituite da tre tipi di tessuti: l’ osso spugnoso (l’area più interna, che accoglie il midollo osseo da cui si sviluppano le cellule del sangue), l’ osso compatto (la parte più dura ed esterna), l’ osso subcondrale (un osso più morbido che si trova nelle articolazioni ed è coperto dalla cartilagine).


Quali sono i sintomi e quali le complicanze? Il tumore osseo è un carcinoma molto aggressivo, che talvolta è di difficile individuazione, proprio per la sua particolarità. A seconda dello stadio in cui viene scoperto e, quindi, a seconda del momento in cui viene iniziata la terapia , i tassi di sopravvivenza possono cambiare.

Si tratta in genere di pazienti che sono stati sottoposti a radioterapia. La prima differenza da fare è tra tumore primario e tumore secondario. Alcuni tumori metastatizzano più facilmente alle ossa : mammella, polmone, prostata, tiroide e rene.


Le ossa indebolite dal processo neoplastico si rompono più facilmente. Una frattura dopo un lieve infortunio è un possibile segno di metastasi ossea. Fondamentale il microambiente in cui si sviluppa il tumore. In linea con questo obiettivo, studi recenti hanno messo in evidenza l’importanza del microambiente dell’osteosarcoma. Quanto è ossigenato il tessuto, se si accumulano protoni e se sono presenti cellule reattive.


Nuova terapia per il cancro alle ossa : cosa c’entra il pH? Cancro alle ossa primario è estremamente raro , con solo circa 2. Metastatico , o secondaria , tumore osseo è molto più comune , ed è definito dalla diffusione di cellule tumorali dal organo canceroso in altre parti del corpo. Molti dei trattamenti tradizionali per altri cancri lavorano per tumore osseo. FATTORI DI RISCHIO: I fattori che possono portare all’insorgenza di tumori ossei sono: la crescita (il cancro alle ossa si presenta in età molto giovane), l’esposizione a radiazioni (alcuni tumori ossei sono una conseguenza della radioterapia ), modificazioni e cambiamento dei geni oncosoppressori e alcuni fattori genetici.


Vaccini come il sipuleucel-T vengono ora utilizzati per spingere il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali della prostata. Questi vaccini sono simili a quelli che vengono utilizzati per rafforzare la risposta del sistema immunitario alle malattie infettive. Diversi tipi di cancro sono in grado di metastatizzare alle ossa. Tumori derivanti dalle cellule linfatiche o del sangue, incluso il linfoma e mieloma multiplo, frequentemente colpiscono le ossa.


X - Ray, è un metodo di trattamento disponibili per il cancro alle ossa.

Le ossa sono in realtà costituite da cellule vive e attive che contribuiscono a mantenerne forma e forza. Esistono diversi tipi di tumore osseo. Le cure per il tumore alle ossa sono la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia , spesso utilizzate insieme. Le aspettative di vita e la sopravvivenza dipendono da molti fattori: dal luogo dove il tumore ha colpito, dalla gravità, dallo stato di salute generale, dal numero di eventuali metastasi.


Considerando che il tumore al seno sensibile agli estrogeni riguarda quasi il settanta per cento delle donne che sviluppano la malattia dopo la menopausa, e che la terapia con inibitori dell’aromatasi deve essere seguita per almeno cinque anni, i dati hanno un’importanza clinica che suggerisce un cambiamento nella gestione della.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari