venerdì 7 settembre 2018

Ipb terapia

In ogni paziente con IPB la scelta della terapia medica più appropriata dipende essenzialmente dal volume della prostata e dall’intensità e tipo dei disturbi: In presenza di una prostata voluminosa e scarsa sintomatologia la terapia può basarsi esclusivamente sugli inibitori della 5-alfa-reduttasi. Per il trattamento dell’ IPB vengono consigliati molti integratori e altri prodotti da banco alternativi, ma nessuno di essi, incluso l’estratto dei frutti di Serenoa repens (una specie di palma), si è dimostrato efficace. Ipertrofia Prostatica Benigna, sintomatologia, terapia e consigli generali per la risoluzione di questa patologia della prostata. Si tratta di farmaci che bloccano i recettori adrenergici alfa presenti sulla prostata e sul collo vescicale. Nella IPB questi recettori aumentano di numero e vengono stimolati dalla noradrenalina.


Stampalo, compilalo in maniera onesta e sincera ed esibiscilo al tuo urologo di riferimento insieme al valore del PSA.

Il tuo urologo sarà sicuramente in grado di identificare la causa dei tuoi disturbi e prescriverti la terapia più appropriata. La prostata ingrossata è causata da una malattia denominata IPB (Ipertrofia prostatica benigna). Il taladafil (Cialis) appartiene a questa classe di farmaci e può ridurre i sintomi a carico del tratto urinario inferiore rilassandone i muscoli lisci.


La comunità scientifica è al lavoro per capire il ruolo dei farmaci per le disfunzioni erettili nel trattamento a lungo termine dell’ipertrofia prostatica benigna. Posta al di sotto della vescica, la prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile che circonda il tratto iniziale dell’uretra. Diabete, obesità, ipertensione e altre patologie infiammatorie accelerano l’aumento di volume della prostata.


Nei casi in cui l’ IPB diventa sintomatica, compromette la qualità di vita del paziente e rappresenta un disturbo da curare. Se la terapia farmacologica non è sufficiente, sono oggi disponibili tecniche laser mininvasive. Il Green Laser è una metodica mini-invasiva per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna – IPB.

IPB ), un disturbo che colpisce circa l’ degli italiani over 50. Si tratta di un trattamento minimamente invasivo destinato ai pazienti con sintomatologia dell’appartato urinario inferiore dovuta ad ipertrofia prostatica benigna ( IPB ). La terapia con Rezum rappresenta la nuova frontiera del trattamento mini-invasivo dell’ IPB , che può essere eseguito in regime di day hospital. Attraverso una sonda inserita dal pene (per via transuretrale) i lobi prostatici adenomatosi vengono vaporizzati per mezzo di un sottile ago. Ciò può migliorare il flusso delle urine e alleviare gli altri sintomi della IPB. Recentemente è stato valutato anche il possibile ruolo nel trattamento dell’ IPB degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo (PDE5), farmaci usati contro la disfunzione erettile.


Questi farmaci possono anche abbassare il livello di PSA (Antigene prostatico specifico). Tali sostanze possono aiutare a controllare i sintomi dell’ipertrofia risolvendo nel contempo le disfunzioni sessuali, quando i due disturbi sono concomitanti. Esiste poi un numero imprecisato di altri farmaci che nel tempo sono stati proposti per l’ipertrofia prostatica benigna, ma mancano le prove scientifiche che questi abbiano efficacia diretta nel migliorarne i sintomi o ridurne le complicanze. Va detto che quasi tutte le diverse tipologie di intervento chirurgico per IPB pongono a rischio, in modi diversi, la possibilità per il paziente di eiaculare (l’emissione dello sperma al momento dell’orgasmo). I disturbi iniziali possono giovarsi della terapia medica, con farmaci che di norma riescono a tenere sotto controllo il problema.


Come si può curare l’ IPB ? Nei casi in cui l’ostruzione incide maggiormente sulla qualità della vita dei pazienti, provocando disturbi di una certa gravità, si interviene chirurgicamente. La IPB può potenzialmente iniziare a svilupparsi molto presto, già dopo i anni, ma non in tutti i soggetti si sviluppa con la medesima modalità e velocità. I sintomi principali associati all’ IPB sono pollachiuria, nicturia, sensazione di incompleto svuotamento, minzione intermittente fino ad arrivare alla ritenzione urinaria acuta.


Così, se il tumore cambia caratteristiche, si può intervenire per tempo e passare subito alla terapia chirurgica. Secondo dati appena pubblicati, il dei pazienti con tumore indolente è ancora nel programma di sorveglianza attiva dopo anni dal suo inizio. Fatto che fa ben sperare sulla possibilità di evitare la via del bisturi.

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