lunedì 1 ottobre 2018

Laser prostata effetti collaterali

Mi viene proposta una TURP per una prostata non particolarmente ingombrante, ma, a detta dei medici, “malformata”. Tuttavia mi sentirei più sicuro sottoponendomi a un intervento con Greenlaser. A tre mesi dall’operazione, il loro tumore alla prostata è scomparso, completamente. E non rischiano nemmeno sgradevoli effetti collaterali come l’incontinenza urinaria o la perdita di potenza sessuale.


Perché nell’intervento si usa un laser che brucia il cancro dall’interno: una tecnica innovativa, efficace e ad alta precisione. Devo dire che i metodi anche con il minor numero di effetti collaterali , che comprendono prostata laparoscopica, nonché la rimozione completa o parziale del laser prostata , non possono impedire completamente questa complicazione, come il sanguinamento post-operatorio.

Negli ultimi dieci anni l’esigenza di usufruire di trattamenti scarsamente invasivi per IPB, ha condotto alla sperimentazione nella pratica clinica, di applicazioni laser (coagulativo, evaporativo, di taglio), per fornire al paziente un trattamento adeguato, accanto ad una ridotta incidenza di effetti collaterali perioperatori. Laser Tullio: ha il notevole vantaggio di potere svolgere entrambe le azioni dei precedenti laser con minori effetti collaterali. Tale laser ci permette di aggredire prostate di qualsiasi dimensione cambiando solo la tecnica chirurgica.


Già dopo i trent’anni di età la prostata comincia fisiologicamente ad aumentare di volume ma può diventare sintomatica. Ipertrofia prostatica benigna, il laser per risolvere i sintomi urinari. Tra gli effetti collaterali dell’intervento con il laser ci sono le irritazioni post operatorie e l’incontinenza ma per.


Buongiorno, ho anni e nell’ultima visita urologica, con esplorazione rettale, mi è stata diagnosticata un IPB. I miei disturbi attuali non sono molto importanti.

Quali sono i possibili effetti collaterali di Laser chirurgia della prostata ? Trattamento dell’ipertrofia prostatica con laser tullio. Nei pazienti con ipertrofia prostatica benigna un passaggio con la terapia medica è sempre consigliato. Se inefficace, conviene guardare oltre. In questo post approfondiamo i trattamenti farmacologici in uso, con particolare attenzione agli effetti collaterali che possono dare, in particolare quelli che compromettono l’attività sessuale dell’uomo.


Lo standard riconosciuto resta la resezione endoscopica trans uretrale della prostata , che consente di asportare la porzione interna della prostata , il suo nocciolo, grazie ad uno strumento endoscopico introdotto attraverso l’uretra. In alcuni casi si può usare il laser , o ad olmio o tullio, che permette di asportare o vaporizzare l’adenoma. Se la malattia si trova in uno stadio avanzato, è possibile intervenire con.


Non vi sono veri e propri effetti collaterali della laserterapia. Sporadicamente si possono verificare effetti collaterali momentanei come arrossamenti della pelle, prurito, edema, comparsa di piccoli ematomi e, in rari casi, leggere ustioni. Tuttavia qualsiasi intervento disostruttivo può produrre effetti collaterali indesiderati e conseguenze sulla funzione sessuale. In passato erano state impiegate diverse terapie ablative mini invasive per il trattamento dell’ipertrofia prostatica (es. termoterapia con radiofrequenza o micro onde), ma nessuna di esse si era rivelata particolarmente efficace. Ma non tutti ne tollerano gli effetti collaterali , che possono colpire sfera sessuale.


Da qui l’importanza di avere a disposizione valide alternative nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. La nuova terapia, che è stata testata in Europa, utilizza i laser e un farmaco prodotto da un batterio che vive sui fondali dei mari e si è dimostrata capace di eliminare il tumore, senza avere pesanti effetti collaterali. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet Oncology.


Si tratta di una metodica che permette di migliorare il trattamento della ipertrofia prostatica in alternativa alla chirurgia tradizionale, con una convalescenza più rapida e minori effetti collaterali , con il risultato di un ritorno del paziente alla vita normale nel giro di pochi giorni. Durante l’intervento chirurgico laser alla prostata , uno strumento laser viene inserito attraverso la punta del pene nel tubo che trasporta l’urina dalla vescica (uretra).

L’uretra è circondata dalla prostata. Utilizzando il laser , il medico rimuove il tessuto della prostata che sta spremendo l’uretra e blocca il flusso di urina. Questa tecnica, secondo gli esperti, offre al paziente sensibili vantaggi: la durata limitata dell’intervento (90′, in ambulatorio), la diminuzione degli effetti collaterali , il rapido recupero post-operatorio e della funzionalità prostatica e sessuale.


La terapia medica, tuttavia non è esente da effetti collaterali , infatti gli alfa-litici possono determinare ipotensione ortostatica e quindi rischio di cadute e la scomparsa dell’eiaculazione a causa dell’eiaculazione retrograda. I farmaci inoltre vanno assunti tutta la vita senza mai interromperli. Tumore alla prostata , arriva in Italia chirurgia laser rivoluzionaria: come funziona In occasione del 91° Congresso annuale della Società Italiana di Urologia (SIU) sono stati presentati gli enormi vantaggi dell’innovativa chirurgia focale nel trattamento del tumore alla prostata , in particolar modo delle neoplasie allo stadio iniziale.

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