mercoledì 3 ottobre 2018

Radioterapia chirurgica

La radiochirurgia Gamma Knife, detta anche radiochirurgia stereotassica, è una forma molto precisa di radioterapia. Anche se è chiamata chirurgia, una procedura di Gamma Knife non comporta un intervento chirurgico effettivo, né la Gamma Knife è davvero un coltello. La Radiochirurgia impiega elevate dosi di radiazioni, superiori a quelle abitualmente utilizzate con la radioterapia convenzionale, somministrate con estrema accuratezza e precisione per sterilizzare la massa tumorale, ottenendo un risultato simile a quello dell’intervento chirurgico tradizionale, attraverso la somministrazione di una singola. Pianificazione del trattamento.


La pianificazione è una fase molto importante, perché da questa dipende la possibilità di trarre il massimo beneficio dalla radioterapia.

Vi è anche la radioterapia stereotassica frazionata (FSR), eseguita solitamente in - sedute. Nel ventunesimo secolo il concetto originale di radioterapia è stato sviluppato fino a comprendere trattamenti che prevedono un massimo di cinque frazioni. Radioterapia adiuvante intraoperatoria, somministrata direttamente durante l’intervento chirurgico. Radioterapia citoriduttiva in caso di malattia avanzata ma di dimensioni di solito limitate (così detta malattia oligometastatica, oligotricorrente o oligoprogressiva) per limitare la progressione della malattia e - in alcuni casi. I problemi articolari possono comparire anche mesi o anni dopo la fine della radioterapia.


La radioterapia effettuata dopo l’intervento chirurgico è detta radioterapia postoperatoria o adiuvante. Tra i sintomi precoci dei problemi.

Talvolta la radioterapia viene utilizzata prima dell’intervento chirurgico , in questo caso lo scopo è ridurre le dimensioni del tumore e favorire l’intervento chirurgico. Associata la chemioterapia alla radioterapia , viene potenziato l’effetto curativo del trattamento radiante, questo avviene per esempio nei tumori del distretto testa-collo. Di particolare interesse la diagnosi e la terapia delle neoplasie tumorali maligne primitive e secondarie dell’encefalo nel paziente anziano: infatti mentre in passato la cura di tali lesioni era di pertinenza pressoché esclusiva della terapia palliativa di supporto, ora, anche in considerazione del miglioramento delle capacità e delle.


Un moderno trattamento di radioterapia prevede un impegno quotidiano per un certo numero di se-dute al fine di erogare una dose totale di radiazio-ni “curativa”. Anche nelle pazienti con più di anni è stato recentemente confermato il significativo beneficio della radioterapia , in particolare anche nel sottogruppo che si poteva avvalere della terapia ormonale. Tuttavia non è stata dimostrata una perdita di efficacia della radioterapia sino a 6-mesi dall’intervento chirurgico. Quando anche la chemioterapia fa parte del trattamento, dopo l’intervento chirurgico , a seconda dello schema chemioterapico prescritto, la radioterapia potrà essere somministrata insieme o dopo la chemioterapia stessa.


Radioterapia postoperatoria (o adiuvante): viene fatta, in genere, entro 6-mesi dall’intervento chirurgico di asportazione del tumore. Questo tipo di radioterapia serve per ridurre il rischio che la malattia si ripresenti (recidiva). Nel carcinoma del retto, le principali indicazioni all’impiego sono: Trattamento neoadiuvante, per ridurre le dimensioni del tumore in stadio avanzato allo scopo di operarlo. Forza Operativa Nazionale sul Carcinoma Mammario - Linee Guida: Terapia Chirurgica L’intervento chirurgico pu. C’è un bisogno sempre crescente di terapie efficaci che possano trattare la Malattia di Cushing, per questo sono in corso diversi studi clinici volti a testare nuove opzioni terapeutiche.


In cosa consiste l’intervento chirurgico per il carcinoma della prostata ? A differenza dell’intervento chirurgico per l’iperplasia prostatica benigna, la chirurgia del carcinoma prostatico prevede l’asportazione dell’intera prostata e non solo della sua porzione interna. Si tratta dell’intervento di prostatectomia radicale.

Terapia medica delle metastasi La chemioterapia sistemica è il trattamento di scelta per la malattia metastatica non operabile. ISO-SPREAD ritiene opportuno eseguire la procedura chirurgica entro la prima settimana dall’evento ischemico indice. Un intervento chirurgico di asportazione dei linfonodi dell’ascella può influire sui vasi che drenano la linfa dal braccio. Terapia chirurgica dell’Osteomielite Cronica (OMC) E’ successiva alla terapia medica. Ciò può portare a un accumulo di linfa che provoca gonfiore.


Un gonfiore che subentra poco dopo l’intervento chirurgico abitualmente si risolve con il passare del tempo, quando i vasi linfatici tornano a drenare normalmente.

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