martedì 28 febbraio 2017

Incontinenza dopo prostatectomia radicale robotica

L’intervento di prostatectomia radicale robotica viene eseguito in anestesia generale, dopo somministrazione in reparto, prima di essere portato nella sala operatoria, dei farmaci della preanestesia, che permettono al paziente di giungere in sala operatoria più sereno e tranquillo. Ad oggi esegue i controlli trimestrali di psa che fortunatamente sono indosabili 03. Per quel che riguarda il problema dell’ incontinenza urinaria l’approccio anatomico “descritto da Walsh” nella prostatectomia radicale ha consentito di ridurre l’incidenza della incontinenza urinaria post -operatoria. Il paziente che viene sottoposto ad intervento di prostatectomia robotica conserva la libido.


L’ incontinenza ha un elevatissimo impatto sulla qualità della vita dell’uomo che, costretto ad utilizzare presidi assorbenti, si sente inadeguato ed è spesso obbligato a modificare o ridurre la propria vita di relazione.

Prostatectomia radicale ed incontinenza urinaria Perché dopo l’intervento posso avere incontinenza ? I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base alla presenza del tumore dell’apice prostatico. L’ incontinenza urinaria è stata valutata a intervalli regolari dopo la prostatectomia radicale mediante lo Incontinence questionnaire-short form convalidato e l’utilizzo di pannolini nelle ore in base alle segnalazioni dei pazienti. Scarica la tua guida gratuita per eseguire al meglio gli esercizi per il pavimento pelvico dopo la prostatectomia radicale.


Inutile sottolineare come l’ incontinenza abbia un elevatissimo impatto sulla qualità della vita dell’uomo che, costretto ad utilizzare presidi assorbenti, si sente inadeguato ed è spesso obbligato a modificare o ridurre la propria vita di relazione. Ma perché, dopo la prostatectomia radicale può apparire incontinenza ? A ciò si aggiunga che la brachiterapia, sempre secondo la tabella mostratami dall’urologo, darebbe disturbi a livello del retto e della vescica in una notevole percentuale di casi, anche a distanza di tempo, e che a anni l’ dei casi e’ libero dalla malattia, contro il dei casi trattati con prostatectomia radicale robotica. La prostatectomia laparoscopica robotica e laparoscopica sta diventando sempre più comune.

Subito dopo vengono istruiti su come compiere alcuni gesti routinari per ridurre l’ incontinenza : dall’atto del bere all’alzarsi da una sedia per camminare. Dopodiché si mostrano alcuni esercizi specifici, da compiere in posizione distesa, che potranno poi svolgere in autonomia a casa. L’ incontinenza urinaria dopo prostatectomia radicale o dopo resezione endoscopica di prostata (TURP) ha un elevatissimo impatto sulla qualità della vita dell’uomo che, costretto ad utilizzare presidi come assorbenti od altro, si trova in una condizione di inadeguatezza che molte volte va a limitare la vita sociale e con i propri affetti.


Con l’intervento di prostatectomia radicale il controllo automatico della continenza viene meno. Per ridurre quindi gli episodi di incontinenza urinaria è importante la rieducazione della muscolatura del piano perineale che dovrà sostituire lo sfintere automatico. Per quanto riguarda l’incidenza di disfunzione erettile e incontinenza urinaria, non sembrerebbe essere presente alcun vantaggio rispetto alla prostatectomia tradizionale.


L’ incontinenza urinaria totale di urine dopo prostatectomia radicale è dovuta alla totale inefficienza dello sfintere urinario distale, residuo all’intervento chirurgico. La risoluzione di una incontinenza urinaria totale dopo prostatectomia radicale può essere effettuata con l’impianto di uno sfintere artificiale AMS 800. Le complicanze dell’intervento di prostatectomia radicale si possono suddividere in tre gruppi: 1) intra-operatorie, 2) post -operatorie precoci (fino a giorni dopo l’intervento chirurgico), 3) post -operatorie tardive ( dopo trenta giorni dall’intervento chirurgico). Carcinoma alla Prostata, con asportazione totale della stessa, risparmiando i nervi erigendi.


Il paziente viene fatto alzare da letto già poche ore dopo l’intervento, compatibilmente con la naturale ripresa delle sue energie, viene mobilizzato in misura sempre maggiore. In considerazione della procedura mini-invasiva è pressoche’ assente il dolore nel post operatorio. Decorso post operatorio. A partire dalla prima giornata post -operatoria, il paziente riprende a bere e ad alimentarsi e si alza da letto.


I fattori di rischio di incontinenza a seguito di prostatectomia radicale sono: l’età del paziente nel momento dell’intervento, lo stadio della malattia, la tecnica chirurgica, l’esperienza del chirurgo, l’eventuale radioterapia che precede l’intervento o precedenti resezioni transuretrali della prostata. La terapia erettiva usata dopo questo periodo non ha più intento riabilitativo e solitamente è prescritta on demand. Nei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale non nerve sparing è consigliabile terapia iniettiva, se la risposta non è soddisfacente o c’è scarsa compliance, esiste in alternativa la chirurgia protesica.

Essa viene eseguita per “risolvere” il cancro alla prostata, se così possiamo dire… Descrizione. Ci sono quattro tipi principali o tecniche di prostatectomia radicale. Nei pazienti che subiscono un intervento di prostatectomia radicale senza risparmi dei nervi erettori (tecnica extrafasciale o extraponeurotica) è possibile eseguire una riabilitazione erettile post operatoria che si basa sulle iniezioni intracavernose di alprostadil settimanali (personalizzando la dose). Gli effetti collaterali sono caratterizzati da percentuali non insignificanti di incontinenza e perdita della potenza sessuale.


In chirurgia robot -assistita considero che un intervento abbia avuto esito positivo quando il tumore è rimosso totalmente e il paziente ha piena continenza e potenza sessuale (il cosiddetto effetto Tri-fecta). Per anni post intervento il PSA si è sempre mantenuto 0.

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