venerdì 18 agosto 2017

Come viene operata la prostata

Per le ghiandole più grande di grammi e inferiore a grammi, viene eseguita la TURP mentre se la prostata è più di grammi, viene solitamente impiegata la tecnica della prostatectomia a cielo aperto. E’ causa di forti disagi e può ridurre sensibilmente la qualità di vita di chi ne è affetto. Quando la prostata è ben distaccata, viene asportata tramite una piccola incisione. Viene aperta la sua capsula ed enucleata con un dito la parte adenomatosa della prostata. Viene posizionato sia un catetere di drenaggio che quello vescicale, che dovrà essere tenuto per circa giorni.


La degenza in ospedale dopo questo intervento alla prostata dura circa 6-giorni, in quanto c’è stata una ferita chirurgica che richiede.

PSA ed esplorazione rettale sono esami preliminari, atti ad individuare tutti quei soggetti che con maggiore probabilità, anche se non necessariamente, hanno sviluppato un tumore alla prostata. In presenza di anomalie, la biopsia prostatica viene eseguita proprio per confermare o smentire le evidenze cliniche. Sergio Palumbo, anni, originario di Trapani, vive a Milano. Ex dirigente di banca ora in pensione, è segretario generale di Europa Uomo Italia Onlus, l’associazione che da anni si batte per la prevenzione e il miglioramento delle terapie del tumore alla prostata.


Questa è la sua testimonianza per OK La salute prima di tutto. Del gioco della vita. Continuavo a ripetermi questa frase, nel letto d’ospedale, fra i miei libri, il block notes, gli appunti sparsi sulle lenzuola.


Mi avevano appena operato alla prostata e io sapevo che le cose, i rapporti con la mia compagna, sarebbero stati diversi. Per forma e dimensioni, assomiglia molto a una castagna.

La prostata svolge anche un ruolo nel controllare il flusso di urina. Grazie all’uso del laser per coagulare e tagliare i tessuti si possono operare anche ghiandole grandi, con un’anestesia loco-regionale, intervento seguito da uno o due giorni con obbligo di catetere. I grandi timori dei pazienti sono l’impotenza e l’incontinenza, ma non ci sono rischi con gli interventi per l’ipertrofia prostatica.


E’ una procedura completamente non invasiva che viene eseguita utilizzando una sonda ad ultrasuoni “appoggiata” sulla parte inferiore dell’addome. L’uretra è il condotto che porta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo. Nell’uomo, l’uretra è anche il condotto con cui il seme viene convogliato all’esterno del pene. Il tessuto asportato viene sempre esaminato dall’ anatomo-patologo che stabilisce diversi parametri: il grading (ovvero l’aggressività della neoplasia), l’estensione del tumore, se i linfonodi sono stati coinvolti dal tumore, se l’intervento è stato radicale, ecc.


Prostata e relazione: non è molto nota la correlazione che c’è tra prostata e erezione. E’ per questo motivo che quando si hanno delle forti delusioni nella sfera sessuale diventa facile cadere in uno stato di stress e depressione. Questo non fa altro che accentuare e aggravare il danno fisiologico. In anestesia locale o generale con un particolare strumento, dotato di una telecamera, introdotto attraverso il meato urinario (buchino attraverso il quale esce l’urina all’esterno), si raggiunge la prostata che viene tagliata a fettine fino al guscio (TURP – termine inglese che significa RESEZIONE PROSTATICA TRANS-URETRALE).


Dopo anni di sviluppo questa iperplasia prostatica benigna o I. La nuova tecnica usa i robot. Ecco come e dove si trova. Insomma, quando si riceve la, certo non gradevole, notizia di doversi operare alla prostata , nessun panico! Intanto capire bene se si tratta di una prostatectomia radicale o no.


Poi avere ben presente che se anche accadesse il peggio si sarà sempre ben aiutati (che sian pasticchine, cremette o punturelle…) a riprender tono… e che tono! Questo tipo di intervento prende il nome di prostatectomia radicale retropubica open in quanto la prostata viene tolta passando dietro il pube.

Ci sono dei pazienti che hanno un osso pubico molto “alto’. Questo può rendere l’asportazione della prostata attraverso questa via molto difficoltosa. Questo intervento è stato gravato in passato da tassi significativi di incontinenza urinaria e di disfunzione erettile ma oggi, quando la tecnica chirurgica viene eseguita a regola d’arte in presenza di una malattia ancora limitata alla prostata , queste sequele non dovrebbero più osservarsi. Dati gli stretti rapporti anatomici tra la prostata , il retto e la vescica, organi molto sensibili alle radiazioni, si ricorre alla cosiddetta radioterapia con fasci a intensità modulata (IMRT), nella quale un’apposita macchina modella il fascio di radiazioni in modo da conformarlo perfettamente alla prostata , riducendo così il danno a.

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