venerdì 25 agosto 2017

Esami clinici prostata

Un semplice prelievo di sangue permette di misurare i suoi livelli plasmatici. Ogni anno, in Italia, sono diagnosticati 30mila nuovi casi di tumore della prostata. Quando la diagnosi è fatta precocemente, ci sono ottime prospettive di guarigione.


Ecco gli esami utili. La Società italiana di urologia suggerisce di tenere sotto controllo la prostata , attraverso una serie di esami. In caso di sospetti di prostatite , infezioni della prostata , o altre patologie dell’apparato genito – urinario, sarà utile se il paziente dispone di alcuni esami e analisi che potranno essere utilizzati dal medico per facilitare la diagnosi, delineare con esattezza il quadro clinico.

Psa (antigene prostatico specifico) Il fine di questi esami è quello di individuare il nesso causale tra ipertrofia prostatica e sintomi, escludendo altre possibili cause che richiederebbero un approccio terapeutico diverso (infezione delle vie urinarie, litiasi urinaria, neoplasia uroteliale ecc.). La biopsia prostatica aperta è un intervento chirurgico che di solito viene effettuato su soggetti di età inferiore ai anni, che presentano lesioni croniche della prostata di natura sospetta e che possano eventualmente venir curati con la rimozione chirurgica di tutta la ghiandola prostatica. La differenziazione tra le varie forme di prostatite e prostatosi richiede invece un accurato esame clinico. Sul principe degli esami urologici, ovvero il PSA, si potrebbero scrivere volumi interi.


L’ esame è quindi uno strumento importante nello screening del cancro prostatico , ma non è infallibile. Valori superiori a 10. Tuttavia l’ esame del PSA può dare anche dai risultati falsi positivi, poiché il PSA aumenta anche senza che ci sia effettivamente un tumore (come nei casi sopra elencati di prostatiti di varia origine o di ipertrofia prostatica benigna).


Gli esami per la definizione del quadro della prostatite sono: la valutazione digitale (visita transrettale), coltura del secreto prostatico (raccolta di liquido attraverso tampone nel corso della visita transrettale), spermiogramma, ecografia scroto-testicolare, ecografia prostatica , dosaggio di PSA nel sangue. Si chiama proPSA e si attua attraverso un esame del sangue.

Cosa fare per una prostata in salute? C’è un nuovo esame per la diagnosi del tumore alla prostata. Infatti, il Psa non è un marcatore di tumore, ma di organo, in quanto prodotto solo dalla prostata. I limiti dell’ esame. In adulti sani e senza disturbi attribuibili a un tumore della prostata c’è un altissimo rischio di trovare valori alterati di Psa anche in assenza della malattia.


La Risonanza Magnetica multiparametrica (RM mp) della prostata è una metodica di imaging diagnostico che migliora le performance della Risonanza Magnetica convenzionale e si distingue come la migliore metodica per tratteggiare l’anatomia della prostata e dei tessuti limitrofi e per individuare lesioni neoplastiche prostatiche. Siccome la classe di rischio viene identificata prima del trattamento, lo stadio tumorale che viene considerato è quello clinico (ottenuto dagli esami clinici e strumentali) e non ovviamente quello patologico (derivato dall’ esame istologico eseguito sui pezzi operatori). Esami Clinici Il Poliambulatorio Zanotti è specializzato in diverse discipline nell’ambito medico.


Ciascun paziente potrà accedere alle cure di professionisti altamente qualificati, che si attiveranno al meglio per trovare soluzioni alle problematiche dell’assistito. Le concentrazioni di antigene prostatico specifico vengono misurate in laboratorio dopo un semplice prelievo di sangue. Il paziente può sottoporsi a prelievo di sangue dopo un digiuno di ore. L’ esame del PSA può dare risultati falsi positivi e falsi negativi.


Quando il livello di PSA è elevato ma senza cancro, è un falso positivo. Un risultato falso positivo può causare ansia per il paziente e la sua famiglia e portare ad altri esami , come una biopsia della prostata , che può essere dannosa. Durata dell’ esame : minuti. Norme di preparazione dell’ecografia prostatica transrettale. I valori potrebbero aumentare anche in seguito ad una visita medica con esame interno del retto (esplorazione rettale), eseguita nella settimana precedente l’esecuzione del test, o dopo esami diagnostici della prostata (tipo biopsia) effettuati nelle ultime sei settimane.


Se dalla visita urologica e dai valori di PSA emerge un eventuale sospetto clinico di carcinoma alla prostata , l’urologo può richiedere l’ecografia prostatica transrettale. L’ esame fornisce informazioni sulle pareti vescicali, sulla forma, sul diametro e sui margini dell’organo.

Metodica che consente di valutare la qualità degli spermatozoi e fornisce informazioni sulla funzionalità prostatica. Vengono poi determinate la concentrazione leucocitaria e l’eventuale presenza di colonizzazioni batteriche. Ma quali sono gli esami alla prostata da fare con regolarità per una diagnosi precoce e salvarsi la vita? Ebbene, gli esami più comuni consigliati dai medici specialisti ai fini diagnostici sono l’esplorazione digito-rettale DRE, l’ esame del PSA, il nuovo test del sangue 4K Score, l’ecografia trans-rettale TRUS e la biopsia prostatica.


Come si effettua la diagnosi dell’ipertrofia prostatica. Per una corretta diagnosia dell’ipertrofia prostatica benigna è necessario un accurato esame clinico che comprende l’esplorazione rettale. E’ questa fondamentale per poter escludere la possibile presenza di altre patologie che si vadano a sovrapporre, moltiplicando i problemi. E’ importante precisare che gli esami diagnostici per la stadiazione del tumore non vengono eseguiti in tutti i casi: dipende essenzialmente dalla gravità della situazione in base ai dati clinici e bioptici a dsiposizione. Nei tumori a rischio basso e molto basso non è infatti previsto alcun esame strumentale di stadiazione.


Il PSA (antigene prostatico specifico o semenogelasi) è un enzima prodotto dalla prostata. Tra i marcatori presi in considerazione risulta tra i maggiormente svolti, spesso incluso tra gli esami del sangue di base e non soltanto tra le analisi del sangue per diagnosi di tumore alla prostata. Un valore di “Indice PHI” maggiore di può fare sospettare la presenza di un tumore alla prostata.


Se il valore invece dovesse risultare inferiore saremmo probabilmente in presenza di una normale ipertrofia prostatica benigna.

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