lunedì 30 settembre 2019

Ghiandole vulvari

Il tumore delle ghiandole del Bartolini si presenta, di solito, come una neoformazione vulvare palpabile irregolare, nodulare e persistentemente. Esse possono anche andare incontro a una patologia descritta come carcinoma primitivo della ghiandola di Bartolino, che rappresenta il circa delle neoplasie vulvari. Questo tumore, che colpisce generalmente le donne anziane, è solido e infiltrante, e può raggiungere un volume di cm. Come curare l’infiammazione della ghiandola di Bartolini.


In genere, quando l’entità dell’infiammazione non è grave, il medico suggerisce dei trattamenti naturali. Le cisti da inclusione sono il tipo più comune di cisti vulvari.

Le vulva è la zona che contiene gli organi genitali esterni. Queste ghiandole secernono liquido che aiuta a lubrificare la vagina. Essa per lo più è localizzata in corrispondenza delle grandi labbra, meno frequentemente sul monte di Venere. In genere non si tratta di un foruncolo unico ma di più foruncoli che possono evolvere a poussèes e recidivare per molti mesi.


La funzione di queste ghiandole rimane ancora oggi in via di studio. Ghiandole salivari maggiori. Le ghiandole salivari maggiori sono rappresentate dalla parotide, dalla sottomandibolare e dalla sotto­linguale.


Sono tre grosse ghiandole extramurali pari, annesse alla bocca, responsabili, per gran par­te, della produzione della saliva.

Le tre principali coppie di ghiandole salivari sono: le parotidi, le sottomandibolari, le sottolinguali. In presenza di un problema a carico delle ghiandole salivari o dei suddetti dotti, è possibile l’insorgenza di sintomi quali gonfiore delle ghiandole salivari, secchezza delle fauci, dolore, febbre e drenaggio di gusto sgradevole in bocca. Se la ghiandola si infetta, si produce ciò che viene definita cisti di Bartolini.


Per quanto riguarda la terapia, solitamente antinfiammatori e abluzioni con acqua e bicarbonato (molto efficace di solito in questi casi) non bastano: meglio rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia, che vi sottoporrà ad una piccola operazione chirurgica, l’asportazione della cisti sebacea dalle grandi labbra vaginali , con una piccola incisione. E’ dolorosa, fastidiosa ed è necessario rivolgersi al ginecologo per una terapia: stiamo parlando di Bartolinite o infezione della ghiandola di Bartolini, situata nel contesto delle piccole labbra vaginali. La vulva facilita la minzione, perché il getto dell’urina che fuoriesce dall’uretra viene canalizzato dalle piccole labbra, consente lo svolgimento di rapporti sessuali, durante i quali le piccole e le grandi labbra vengono irrorate da quantità maggiori di sangue, aumentando di volume, e le ghiandole del vestibolo vulvare provvedono alla.


Sono chiamate maggiori per distinguerle da altre pic­cole ghiandole sparse nel contesto della parete del vestibolo vaginale. Le ghiandole vestibolari maggiori sono analoghe alle ghiandole bulbouretrali maschili (di Cowper). Sono poste lateralmente e posteriormente all’orifizio vaginale. Quando è possibile, io opto per la prima soluzione- dice Blasi- che, anziché enucleare la ghiandola , viene incisa e lasciata aperta per drenaggio continuo, le pareti della cisti ascessualizzata si retraggono e, a distanza dall’intervento, rimane un foro che serve da drenaggio per la secrezione della ghiandola. E’ una cisti posizionata all’altezza della ghiandola di Bartolini, all’ingresso della vagina.


Questo tipo di cisti è indolore, salvo in caso di infezione. LESIONI BENIGNE VULVARI E VAGINALI Introduzione. La sintomatologia di quasi tutte le affezioni vulvari , neoplastiche e non, è assai aspecifica e rappresentata essenzialmente da pru- rito, bruciore, dispareunia.


Le dermatosi vulvari (psoriasi, dermatite seborroica, lichen planus ) rappresentano circa il 5- di tutte le patologie vulvari. Fordyce, idroadenoma papillifero, papule della malattia di Fox Fordyce, etc. Nella donna, le papule perlacee vulvari (papillomatosi vestibolare fisiologica o vulvar vestibular papillomatosis), rappresentano un fenomeno solitamente meno frequente e meno evidente che negli uomini, ma.


La patologia della ghiandola del Bartolino è una condizione molto frequente nelle giovani donne.

Essa consta fondamentalmente di cisti o ascessi del dotto della ghiandola. Le ghiandole non sono generalmente visibili, in quanto sono raramente più grandi di cm. Utile l’asportazione della ghiandola del Bartolini, in fase di quiescenza, per evitare le frequenti recidive.


La terapia consiste nello svuotamento dell’ascesso e antibiotici. L’eziopatogenesi della bartolinite può non dipendere dalle infezioni vaginali ma potrebbe sovvenire in seguito a lesioni meccaniche a livello del terzo inferiore delle grandi labbra (punto di repere per le ghiandole di Bartolini), come ad esempio per l’eccessivo utilizzo di biancheria intima eccessivamente attillata che stressa.

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