venerdì 25 marzo 2016

Maligni tumori

I tumori maligni sono formati da cellule anormali altamente instabili, che viaggiano attraverso il flusso sanguigno, il sistema circolatorio e il sistema linfatico. Le cellule maligne non hanno molecole di adesione al sito di crescita originale, caratteristica propria delle cellule dei tumori benigni. Per questo i tumori benigni del cervello possono essere più gravi di quelli di altre sedi e richiedono più spesso, quando possibile, un intervento. Anche i tumori benigni , quindi, in certe situazioni, possono provocare malattie serie e richiedono perciò attenzione da parte del medico e del paziente. In genere tumori maligni e benigni presentano caratteristiche istologiche differenti, apprezzabili con l’esame microscopico.


Sebbene i tumori benigni non siano di grave entità come i tumori maligni , è di fondamentale importanza tenerli sempre sotto controllo.

Infatti i tumori benigni talvolta possono secernere ormoni che alterano la salute, ma anche accrescendosi distruggere i tessuti e le ossa e compromettere il funzionamento di organi associati. Anche queste cellule malate possono andare incontro alla divisione cellulare come tutte le altre, con il risultato che ad ogni nuova replicazione si raddoppia il numero di cellule e nasce così una massa che prende il nome di tumore. Nel caso dei tumori del tessuto connettivo, da regola generale, i tumori benigni vengono identificati aggiungendo il suffisso -oma alla sede di origine (fibroma, osteoma, condroma…).


I tumori maligni vengono indicati aggiungendo “sarcoma” al termine usato per indicare il tumore benigno (fibrosarcoma, osteosarcoma…). Il tumore ovarico secondario (cistoadenocarcinoma) si verifica più spesso in relazione a tumori maligni di questo organo. Si sviluppa più spesso in cisti di tipo sieroso, meno spesso mucinoso. Quindi un cancro è sempre un tumore maligno , mentre un tumore non è necessariamente un cancro.


Tumori maligni Approfondimenti e confronti tra aree geografiche. Cause di ricovero Appronfodimenti e confronti tra aree geografiche.

Dalle cause ai sintomi che devono far sospettare la presenza di un tumore. Esami per lo screening e diagnosi precoce. I tumori maligni , invece, sono composti da cellule che, senza un adeguato trattamento, possono invadere i tessuti circostanti.


Inoltre, hanno la capacità di espandersi a distanza, ovvero al di fuori della sede di insorgenza del tumore primitivo. Le vie di diffusione principali sono il sangue e il sistema linfatico. Tumori Come si manifestano i tumori I tumori sono studiati dalla notte dei tempi, alcuni tumori possono essere benigni e dal risvolto curativo certo, mentre quelli maligni tal volta possono portare a gravi conseguenze. Carcinomi spinocellulari e basocellulari rappresentano la quasi totalità (oltre il per cento) dei tumori della pelle non melanomatosi, ma esistono anche altre rare tipologie di tumore cutaneo come per esempio il carcinoma a cellule di Merkel, il sarcoma di Kaposi e il linfoma cutaneo.


I tumori della pelle rappresentano la più comune forma di tumore riscontrabile. Possono comparire in ogni parte del corpo, ma nell’ circa dei casi interessano il volto, il cuoio capelluto ed il collo, dove, oltre ad essere pericolosi, possono anche compromettere l’aspetto estetico e fisiognomico. I tumori cerebrali non hanno segni e sintomi tipici, perché inducono disturbi comuni a molte altre malattie a carico del sistema nervoso. Per tale motivo, se notate.


La quasi totalità dei tumori maligni della mammella è rappresentata da carcinomi. I carcinomi possono essere non invasivi (purtroppo rari) o invasivi (la maggior parte). CARCINOMI NON INVASIVI. Carcinoma intraduttale, non infiltrante (o carcinoma duttale in situ). Rappresenta circa il dei carcinomi della mammella.


La prognosi dei tumori maligni è spesso riservata, ma i trattamenti attuali portano alla completa guarigione in una percentuale di casi elevata e in continuo aumento. Inoltre, certi tumori maligni hanno un’eccellente prognosi: è il caso in particolare degli epiteliomi basocellulari della pelle. I tumori maligni secondari del fegato sono lesioni tumorali che hanno raggiunto il fegato a partenza da un tumore primitivo di un altro organo come il colon-retto, lo stomaco, la mammella e molti altri.

La diagnosi del tumore al cervello avviene mediante la TAC, che permette di rilevare la massa tumorale all’interno dell’encefalo e la sua localizzazione. Per quanto riguarda il trattamento invece, i tumori benigni trovano una risoluzione nella sola operazione chirurgica mentre per quelli maligni questa non è sufficiente.

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