lunedì 2 settembre 2019

Prostata operazione chirurgica

Intervento chirurgico. Prostata : cenni di anatomia e funzioni. Il tempo di recupero è sostanzialmente migliorato nella prostatectomia robotica in confronto a quello di intervento chirurgico alla prostata a cielo aperto. Come accennato in precedenza, l’incisione molto più ampia richiesta nella chirurgia a cielo aperto significa maggior dolore e tempi di recupero più lunghi.


Il confronto con il medico.

Debora Marchiori, specialista in Urologia a Bologna, Responsabile Regionale SIUT (Società Urologia Territoriale), ci spiega cosa è necessario sapere per affrontare un eventuale intervento chirurgico alla prostata , sfatando i “falsi miti” come impotenza e incontinenza che tanto disorientano il paziente maschio. L’esplorazione rettale, l’ecografia prostatica trans-rettale e l’uroflussimetria sono sicuramente necessarie per un corretto studio della malattia. Il Trattamento Esistono cure farmacologiche e terapie di tipo chirurgico : Le terapie farmacologiche Il trattamento dell’ipb può essere di tipo farmacologico o chirurgico. Quando compare il tumore della prostata e non viene diagnosticato tempestivamente, può essere necessario ricorrere alla sua asportazione chirurgica.


Ci sono numerosi metodi per asportare la prostata. Dati i continui miglioramenti della medicina, comunque, il numero delle TURP eseguite è in diminuzione. Ipertrofia prostatica benigna intervento chirurgico.

Qualora il trattamento medico risulti inefficace è necessario intervenire chirurgicamente con interventi atti a rimuovere l’adenoma prostatico sia con tecniche endoscopiche (resezione trans-uretrale di prostata ) sia a cielo aperto (per via trans-vescicale). Esistono diverse opzioni chirurgiche tra le quali scegliere, ognuna delle quali comporta vantaggi e svantaggi. Ho una prostata molto ingrossata ed ho bisogno spesso del catetere. Grazie per la risposta. Qual è la durata dell’ intervento chirurgico per l’ipertrofia prostatica benigna?


L’ intervento chirurgico per l’ipertrofia prostatica benigna dura circa un’ora, ma il tempo di esecuzione può variare dallo stato in cui si trova la prostata e dal quantitativo di tessuto che deve essere rimosso per via endoscopica. Per il ripristino completo delle erezioni, l’ intervento chirurgico deve essere eseguito con tecnica nerve-sparing” perfetta. Questo significa rispettare durante l’intervento un “gomitolo” di nervi che avvolgono completamente la prostata e che raggiungono i corpi cavernosi del pene dando inizio all’erezione. Nei pazienti affetti da tumore della prostata , l’ intervento chirurgico di prostatectomia radicale rappresenta oggi l’opzione terapeutica che fornisce la più alta efficacia in termini di guarigione dalla malattia.


I pazienti che hanno un tumore della prostata a rischio intermedio o elevato e che hanno una lunga aspettativa di vita hanno una concreta possibilità di guarire con l’ intervento chirurgico. Considerazioni che trovano d’accordo Francesco Porpiglia, alla guida dell’urologia dell’ospedale San Luigi di Orbassano (Torino). Quando tornerete a casa il giorno stesso dell’intervento o ore dopo, avrete bisogno dell’assistenza di un vostro famigliare adulto per le ore successive.


L’incisione transuretrale della prostata (TUIP) è un tipo di intervento chirurgico alla prostata fatto per alleviare i sintomi causati dall’ingrossamento della prostata , noto anche come iperplasia prostatica benigna (BPH). Durante la TUIP, uno strumento chiamato resettoscopio viene inserito nell’uretra. I tessuti asportati durante l’ intervento chirurgico vengono analizzati con lo scopo di ottenere ulteriori informazioni sulla malattia e stabilire alcuni importanti parametri come l’estensione del tumore, e quindi lo stadio, caratteristiche biologiche della malattia che ne caratterizzano l’aggressività.

Per l’ intervento chirurgico per tumore maligno alla prostata il Ministero della Salute indica il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura. Nei pazienti affetti da tumore maligno della prostata , l’ intervento chirurgico – chiamato prostatectomia radicale – pur rappresentando ad oggi l’opzione terapeutica con la più alta efficacia in termini di guarigione, lascia spesso sequele, anche abbastanza importanti, sul piano della sessualità del paziente. Secondo alcune correnti in seguito al trattamento con laser della prostata vengono evidenziati miglioramenti nella capacità di erezione nei pazienti, secondo altre l’effetto collaterale del laser è rappresentato dalla perdita, più o meno completa e definitiva, dell’eiaculazione, che solo in alcuni casi può essere recuperata nel tempo.


Gli studi hanno dimostrato che se la persona è ben informata sull’ intervento chirurgico a cui si deve sottoporre e sulle procedure da seguire in fase pre operatoria si riduce l’ansia e anche il rischio di complicanze, in particolare di infezione della ferita chirurgica. Con questa Guida si vogliono dare quindi indicazioni su come affrontare. L’ intervento chirurgico per il cancro alla prostata è la prostatectomia totale (asportazione della prostata , delle vescicole seminali e del tessuto circostante) con conservazione, se possibile, della continenza urinaria e della capacità erettile. Durante l’ intervento chirurgico laser alla prostata , uno strumento laser viene inserito attraverso la punta del pene nel tubo che trasporta l’urina dalla vescica (uretra). L’uretra è circondata dalla prostata.


Utilizzando il laser, il medico rimuove il tessuto della prostata che sta spremendo l’uretra e blocca il flusso di urina. Alcuni tumori maligni della prostata si possono curare con dei cicli di radioterapia o brachiterapia radioterapia interna. In caso di cancro alla prostata l’asportazione chirurgica della ghiandola è utile quando il tumore è confinato alla prostata.


Meno efficace è invece in caso di tumori a rapido accrescimento data l’alta probabilità di diffusione ad altri organi. Anche la radioterapia è efficace per tumori localizzati. Inoltre bisogna sapere che, oltre alla grandezza, è la forma della prostata a provocare disturbi urinari. Vi sono prostate piccole che danno molti più disturbi di prostate grandi.


In alcuni casi i disturbi urinari associati alla ipertrofia prostatica possono migliorare prendendo dei farmaci.

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