mercoledì 15 marzo 2017

Emorroidi di secondo grado

In genere le complicanze sono legate alla forma più grave della malattia, cioè il quarto grado. La differenza tra quelle di primo e quelle di secondo grado , sta nel fatto che nel secondo caso le emorroidi si sono spinte oltre il confine della mucosa e quindi se si osserva attentamente, potrebbe essere possibile vederle. Emorroidi di primo grado. I sintomi sono ridotti, consistono in prurito, qualche fastidio nella defecazione e, raramente, sanguinamento dopo l’evacuazione. Altrettanto utile, unitamente al trattamento descritto, è seguire una dieta appropriata, ovvero ricca di.


Entrambe storicamente valide con ottimi risultati a distanza per emorroidi di II, III e IV grado.

Secondo la nostra esperienza le due tecniche sono equivalenti. Quando ci si trova di fronte a emorroidi di secondo grado (che escono dal canale anale e rientrano spontaneamente), una dieta ad hoc è consigliabile se non compaiono grandi fastidi e gli episodi di sanguinamento sono solo saltuari. Se i sintomi sono pesanti, invece, si può ricorrere a cure ambulatoriali. In presenza di emorroidi di secondo e terzo grado , invece, occorre intervenire con metodi un po’ più “forti”. La legatura elastica, per esempio: un intervento semplice e indolore che si esegue in ambulatorio.


La distinzione fra emorroidi interne ed esterne è, secondo alcuni autori, emorroidi di I grado ;. Si formano all’interno o all’esterno dell’ano. Premetto che la visita mi ha diagnosticato emorroidi quasi grado e presenza di vecchie emorroidi esterne le quali sono quelle che si infiammano. Per le emorroidi di secondo grado non sanguinanti, è giusto prima approcciare il problema per via conservativa come sta facendo, poi in seguito in relazione alla sintomatologia ed alla evoluzione della problematica, con il suo proctologo, si potranno prendere ulteriori decisioni terapeutiche.

Crioterapia selettiva delle emorroidi. La crioterapia selettiva delle emorroidi provoca il congelamento e quindi la distruzione del nodo emorroidario trattato attraverso l’impiego di protossido d’azoto. Può essere usata per curare emorroidi di 1°, 2°, 3° grado in combinazione con la legatura elastica e nella trombosi emorroidaria. Non tutte le emorroidi , insomma, sono patologiche. Quando lo diventano rappresentano un problema, in quanto provocano sintomi di diverso tipo i quali inficiano notevolmente sulla qualità della vita di chi ne soffre.


Le emorroidi congeste rappresentano una fase piuttosto acuta del problema emorroidale. La cura delle emorroidi si giova spesso di una terapia medico – dietetica ma, quando devono essere riposizionate manualmente nel canale anale o rimangono abitualmente fuori, è necessario un intervento chirurgico. La terapia medica è indicata soltanto nei casi di I° e II° grado.


Consiste nell’asportazione di un cilindro di mucosa del canale anale e successiva sutura della stessa con serie di agraffes. Questo determina l’asportazione dei gavoccioli emorroidari interni ed un riposizionamento verso l’alto dei cuscinetti emorroidari, con un’interruzione delle arterie afferenti alle emorroidi. Secondo altre fonti oltre milioni di italiani (il della popolazione adulta) soffre di emorroidi. Il trattamento omeopatico per le emorroidi si differenzia in base al grado di gravità delle emorroidi e ai sintomi che accompagnano il disturbo. In caso di crisi emorroidaria è utile Aesculus hippocastanum CH (granuli, secondo necessità) e Aloe CH (granuli, volte al giorno), adatto per le emorroidi “ a grappolo”, con bruciore e prurito.


Anche queste sono emorroidi di tipo interno che però hanno una lieve tendenza a uscire dalla loro sede quando è in corso il processo di defecazione. Questa operazione di asportazione delle emorroidi si svolge più o meno come la precedente, con la differenza che le ferite vengono suturate. Il procedimento di asportazione delle emorroidi cambia a seconda delle tecniche utilizzate per l’intervento.


Pratico la Legatura dell’Arteria emorroidaria e sospensione del prolasso con anoscopio operatore (HAL doppler, THD o ….), in caso di emorroidi di primo o secondo grado soprattutto se il sintomo preponderante è il sanguinamento. Non sono ancora convinto (esperienza personale più letteratura) sulla reale efficacia nei gradi superiori. Riservato ai casi più semplici, laddove non è necessario intervenire con tecniche chirurgiche sofisticate e, quindi, nelle emorroidi fino al secondo grado.

INIEZIONI SCLEROSANTI di farmaci cicatrizzanti. Provocano la progressiva cicatrizzazione interna della parete venosa. Vengono eseguite in più sedute.


A seconda che siano interessate le vene del plesso emorroidario superiore e medio o quelle del plesso emorroidario inferiore, si distinguono emorroidi interne ed emorroidi esterne.

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