lunedì 20 marzo 2017

Prolasso uterino intervento e convalescenza

Bisogna infatti ricordare che il prolasso uterino è una delle conseguenze più comuni della gravidanza: con il parto naturale può accadere che l’ utero scenda per poi non salire più nella sua sede naturale. Il prolasso uterino si ha quando l’ utero lascia la sua posizione naturale e si sposta verso il basso. A seconda dello spostamento viene classificato in vari gradi.


Ma quali sono le cause ed i fattori di rischio che possono causarlo? Quali sono i sintomi ? Come possiamo riconoscerlo per evitare che peggiori e quali sono i rimedi?

Poiché il tasso di fallimento nella riparazione dei cistocele rimane elevato, talvolta può essere necessario un ulteriore intervento chirurgico. Le donne che necessitano di un intervento chirurgico di riparazione di un prolasso vescicale hanno il di possibilità di aver bisogno di un’altra operazione nell’arco dei successivi dieci anni. Convalescenza e tempi di recupero dopo l’ intervento per prolasso dell’ utero La maggior parte delle donne rimangono in ospedale per tre-cinque giorni. Si può tornare a casa quando si sta bene e si riesce a urinare senza problemi.


L’ intervento di correzione del prolasso utero – vaginale, eseguito 2volte in anni con ottimi risultati, ha numerosi vantaggi, primo tra tutti la mini-invasività: con un unico intervento laparoscopico si corregge il prolasso uterino , della vescica, del retto e dell’eventuale incontinenza urinaria. Non prevede incisioni e il decorso post operatorio non causa molti fastidi, viene generalmente scelta in caso di prolasso uterino o piccoli fibromi. Intervento , post-operatorio e convalescenza.


Naturalmente dipende dalla tecnica operatoria utilizzata. La convalescenza dopo chirurgia vaginale Una guida per le donne 1.

Cosa succede dopo una isterectomia per via vaginale o dopo riparazione del prolasso genitourinario per via vaginale? La prevenzione della trombosi venosa profonda 4. La funzionalita’ intestinale e della vescica dopo l’ intervento 5. Sintomi Terapie IlMediconline. Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon. Il trattamento del prolasso genitale è prevalentemente chirurgico. La scelta della tipologia d’ intervento , tra le varie opzioni chirurgiche disponibili è indispensabile per garantire il miglior trattamento per ogni singolo caso, frutto del bilancio tra efficacia e rischio di complicanze anatomo-funzionali permanenti.


L’ intervento può essere eseguito anche sulle pazienti alle quali è stato asportato l’ utero o che sono state sottoposte a chirurgia per incontinenza urinaria, prolasso vescicale, prolasso uterino. Un grande vantaggio è la conservazione dell’ utero , che, anche se prolassato, è quasi sempre sano. In certi casi si tolgono anche le tube e le ovaie. Sono un p preoccupata.


Non sappiamo ancora la data esatta, ma spero tanto non si riducano alla fine di luglio perchè poi dalla seconda di agosto devo andare via e resterebbe con mio padre. Prolasso utero - vaginale: un approccio innovativo e non invasivo. In questo modo l’ utero viene quasi sempre conservato e riposizionato in alto, nella sua sede anatomica.


I vantaggi L’ intervento dura minuti e consiste in una tecnica chirurgica conservativa e quasi indolore che ha come obiettivo la correzione del prolasso uterino ( utero , vagina, vescica e retto). Il prolasso vescicale può avere ripercussioni sulla qualità di vita di chi ne soffre, influenzando anche la sfera sociale e relazionale. Vediamo come si arriva alla diagnosi e quali sono i possibili trattamenti. I sintomi di prolasso utero -vaginale.


La sintomatologia del prolasso è in relazione al grado del prolasso stesso e varia da donna a donna.

Se poi è presente un cistocele o un rettocele si associano altri disturbi. L’isterectomia è un intervento chirurgico permanente che può avere diverse conseguenze, anche se non tutte negative. In primo luogo, è evidente che l’asportazione dell’ utero impedisce ulteriori gravidanze e provoca un’interruzione dei flussi mestruali, che sono determinati dallo sfaldamento della mucosa uterina.

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