venerdì 20 luglio 2018

Intervento tumore alla prostata

Tumore alla prostata : sintomi , cause e fattori di rischio. Lesioni precancerose, tumori benigni e maligni, metastasi. In questo articolo affronteremo l’ intervento relativo al tumore alla prostata.


Intervento per la cura del tumore della prostata. Il tumore prostatico è il tumore maligno più frequente nella popolazione maschile, rappresentando il di tutti i tumori diagnosticati a partire dai anni di età.

I sintomi del tumore alla prostata. Le cause scatenanti del tumore alla prostata non sono chiare, tuttavia fattori genetici, ambientali ed alimentari (dieta ipercalorica) sono sicuramente implicati. Il tumore della prostata cresce spesso lentamente e per tale motivo i sintomi possono rimanere assenti per molti anni.


Possibili complicanze del tumore alla prostata. Durante l’ intervento di prostatectomia radicale il chirurgo solitamente asporta i linfonodi attorno alla prostata e nel bacino per verificare se vi sono presenti cellule tumorali. Si calcola infatti che circa il dei casi vengano scoperti quando la malattia si è già diffusa oltre la ghiandola.


Quando il tumore della prostata si è diffuso oltre la ghiandola, possono comparire sia sintomi aspecifici sia sintomi legati alle aree del corpo raggiunte dalle metastasi.

Il tumore alla prostata in genere si sviluppa molto lentamente, manifestandosi solo come un leggero rigonfiamento della ghiandola. I tumori che hanno origine dalle cellule di una ghiandola, quindi anche il tumore alla prostata , vengono chiamati adenocarcinomi ma, in casi più gravi, nella prostata potrebbero formarsi anche sarcomi o carcinomi. Molto comuni sono anche le patologie di tipo benigno che colpiscono la prostata e che non provocano effetti irreversibili. E’ possibile diagnosticare un tumore alla prostata mediante la misurazione del PSA, sebbene i risultati di questo test possano essere inficiati dalla presenza di ipertrofia prostatica benigna o infezioni localizzate. In questi casi la terapia di elezione è quella chirurgica, ovvero la prostatectomia radicale, la quale però può avere importanti conseguenze in termini di disfunzione erettile e incontinenza urinaria.


Per il tumore alla prostata è disponibile la misurazione del PSA (Antigene Prostatico Specifico). Il tempo di recupero è sostanzialmente migliorato nella prostatectomia robotica in confronto a quello di intervento chirurgico alla prostata a cielo aperto. Come accennato in precedenza, l’incisione molto più ampia richiesta nella chirurgia a cielo aperto significa maggior dolore e tempi di recupero più lunghi. Si tratta di una prima iniziativa dedicata a chi è stato colpito da tumore alla prostata ed ai suoi familiari ed amici particolarmente interessati al tema.


Per i tumori in stadi avanzati, il bisturi da solo spesso non riesce a curare la malattia e vi è quindi la necessità di associare trattamenti come la radioterapia o la ormonoterapia. I trattamenti variano in base al grado e alla classificazione del tumore , e dipendono, inoltre, da fattori individuali quali l’età, lo stato generale di salute ed i sintomi riferiti dal paziente. Per l’ intervento chirurgico per tumore maligno alla prostata il Ministero della Salute indica il numero di interventi effettuati in un anno dalla struttura presa in considerazione, indice di esperienza della struttura. Prostata Non Sei Solo è il sito web dedicato all’approfondimento, all’informazione e alla conoscenza del tumore alla prostata. Mette a disposizione articoli, news e video interviste ai medici su temi inerenti la malattia, i sintomi , le possibili cause, la prevenzione e la cura.


Dopo le dimissioni è utile farsi seguire da personale esperto in riabilitazione per entrambe le possibile complicanze. Un intervento alla prostata comporta sempre incontinenza e impotenza?

Avendo un tumore in fase iniziale, potevo sottopormi a un intervento conservativo e, se operato da un chirurgo d’esperienza, avevo buone possibilità di salvare sia la funzione urinaria sia quella erettile. Certo, ci sono voluti mesi di riabilitazione e di attesa, perché dopo le cure è normale che ci siano dei problemi. Chirurgia del tumore della Prostata L’ intervento chirurgico radicale è la prostatectomia totale con asportazione della prostata con le vescichette seminali e l’uretra prostatica associata a linfoadenectomia pelvica. Con tumore alla prostata di diventa sempre impotenti? Nonostante l’ intervento abbia sempre un impatto sulla qualità dell’erezione, per fortuna oggi non è così scontato che dopo ci siano problemi di erezione e che questi non siano risolvibili.


Quasi sempre si trova una soluzione farmacologica. Su circa 7uomini con tumore alla prostata che si sono sottoposti nell’arco di dodici anni ad un intervento chirurgico , solo il ha riscontrato un reale prolungamento di vita. Sembra insomma che quando un uomo venga colpito dal tumore alla prostata non abbia poi tante chance di vivere più a lungo. Non sempre dopo una diagnosi di tumore della prostata è necessario sottoporsi ai trattamenti canonici. Per molti pazienti è possibile seguire da vicino il tumore , facendo attenzione che non diventi pericoloso e, in tal modo, rimandando quanto più possibile e in alcuni casi evitando del tutto l’ intervento.


I pazienti che hanno un tumore della prostata a rischio intermedio o elevato e che hanno una lunga aspettativa di vita hanno una concreta possibilità di guarire con l’ intervento chirurgico. Considerazioni che trovano d’accordo Francesco Porpiglia, alla guida dell’urologia dell’ospedale San Luigi di Orbassano (Torino). Il sesso dopo l’ intervento alla prostata.


Dosaggi di 01 non indicano una ripresa di malattia ma valori millesimali di un nanogramma di PSA, molto vicini quindi allo zero assoluto.

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